La parte alta della città avrà una nuova viabilità

La società Mobiliter sta studiando soluzioni nuove, come l’inversione dei sensi unici, sulla base dei flussi di traffico

La parte alta della città avrà una nuova viabilità

MOBILITÀ Una nuova viabilità nella parte alta della città. Un progetto, quello inserito nel piano particolareggiato del traffico, che coinvolge in particolar modo via Craveri, unitamente a via San Secondo, via Ospedale e via Barbacana, nell’area che va dall’ospedale Santo Spirito al palazzo comunale.

Massimo Borrelli, assessore comunale alla mobilità sostenibile, spiega: «Abbiamo avviato, grazie all’apporto professionale dei tecnici dell’agenzia Mobiliter, le prime fasi del progetto che ci porterà a disegnare una nuova viabilità nella zona alta della città, tenendo conto che una strada qual è via Craveri – che conduce all’istituto professionale Velso Mucci e al museo di scienze naturali – è molto stretta, ma particolarmente trafficata. Tanto da indurci a pensare a una modifica della circolazione, che sarà comunque concordata con i residenti e le varie associazioni di categoria».

Michele D’Alessandro, della società Mobiliter (Mobilità, infrastrutture e territorio, con sede a Milano), aggiunge: «Stiamo impostando un lavoro per migliorare l’accessibilità e la sicurezza di strade che spesso sono strette e molto trafficate. Il nostro primo passo sarà quello di effettuare una rilevazione dei passaggi in una giornata tipo, dato che ci consentirà di fare delle valutazioni e di studiare una strategia, grazie ai nostri modelli matematici, che simulano l’inversione del senso di marcia, la chiusura di una strada o altre soluzioni analoghe».

Mobiliter – una società di servizi di ingegneria, costituita nel 2004, che si avvale dell’esperienza di ingegneri civili trasportisti, architetti, urbanisti e di collaborazioni occasionali per attività specialistiche – è storicamente partner dell’Amministrazione comunale braidese, fin dall’avvio del Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile). Aggiunge D’Alessandro: «Queste prime rilevazioni erano state programmate per la metà di questo mese, ma il problema del coronavirus, che ha fatto chiudere le scuole, ci ha indotti a spostarle nel prossimo mese di aprile, quando potremo confrontarci con una situazione reale, generata anche dalla popolazione studentesca che frequenta il Velso Mucci. Poi, dopo aver inserito nel nostro “frullatore” tutti i dati che avremo ricavato, tireremo fuori una soluzione derivante da questi parametri teorici, soluzione che non potrà che essere confrontata con i residenti e le varie associazioni di categoria».

Rete di piste ciclabili e biciclette elettriche in affitto al Movicentro

Non solo in periferia. A breve anche il centro della città della Zizzola sarà dotato di piste ciclabili. Così promette l’assessore Massimo Borrelli, che oltre a quella dell’ambiente ha anche la delega al Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile).

Spiega l’assessore: «A Mobiliter abbiamo chiesto di fare uno studio di fattibilità per una realizzazione di piste ciclabili che connettano le varie zone di Bra con il centro e con l’area della stazione». Poi aggiunge: «Il piano operativo, che prevede la realizzazione di nuove piste ciclabili oltre alla manutenzione di quelle esistenti, ha un valore complessivo di 150mila euro, la metà dei quali derivanti da un cofinanziamento regionale».

Aggiunge Michele D’Alessandro di Mobiliter: «Come suggerisce il Pums, si è iniziato a realizzare le piste ciclabili esterne e periferiche (zona della Madonna dei fiori, strada Crosassa, via Artigianato), in aree in cui non era difficile reperire gli spazi necessari per la loro costruzione. Discorso diverso per il centro cittadino, che spesso ha strade di larghezza appena sufficiente per il passaggio delle automobili. In questo caso occorre intervenire con la delimitazione di nuove zone 30, necessarie per la convivenza delle future piste e dei pedoni».

L’assessore Borrelli: «Nel piano di restyling del Movicentro, abbiamo valutato di creare anche uno spazio per l’affitto delle biciclette elettriche, con cui arrivare fino a Bandito e fin verso il Verdiero, passando per corso Monviso».

Valter Manzone

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