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Scontro mortale in corso Coppino, scelti i periti per ricostruire la dinamica

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ALBA Inizieranno il 10 marzo le perizie delle parti sull’autovettura, una Range Rover, che causò l’impatto nel quale perse la vita, lo scorso 3 gennaio, Romana Sacco e rimase gravemente ferito il figlio della donna, Alberto Bianco. Il magistrato Gabriele Fiz della Procura di Asti, titolare delle indagini sull’incidente mortale, ha affidato all’ingegnere Simone Cipriani, la relazione tecnica atta a far luce sulla dinamica del sinistro mortale, avvenuto all’altezza del civico 14 di Corso Coppino.

L’auto, una Toyota Yaris, guidata dalla vittima, accostata a lato della strada, venne speronata dal Suv condotto da una donna di 83 anni residente nell’Albese, Romana Sacco morì poco dopo l’urto.

«I sopralluoghi dovranno dire se i veicoli hanno ottemperato alle disposizioni del codice della strada» spiega l’avvocato albese Roberto Ponzio, nominato dalla famiglia Sacco: Umberto, Renata, Raimonda e Maria Clotilde.

«Il perito si è riservato un tempo di 90 giorni per depositare la relazione scritta; entro il principio di giugno potremo avere a disposizione maggiori elementi» commenta Giovanni Passero, l’avvocato che difende Alberto Bianco, figlio della vittima. «La priorità, per noi, è che Alberto possa tornare ad occuparsi della sua vita: a distanza di tre mesi dall’incidente il mio assistito fa ancora i conti con le conseguenze fisiche dell’incidente per una serie di problematiche emerse nel periodo post operatorio».

All’ingegnere Alberto Giulietta l’incarico di una consulenza affidato dai legali della controparte. L’imputata, difesa dai legali Tommaso Servetto e Roberta Maccia del foro di Torino, non era presente, venerdì 28 febbraio, nell’aula del Tribunale. «Le modalità dell’incidente, riferite dai testimoni ci lasciano sconcertati», riprende Ponzio.

«Non si può perdere la vita in questo modo, per questo merita attenzione lo spunto di riflessione lanciato dall’avvocato Umberto Sacco, fratello della vittima, con la raccolta firme per l’estensione agli ultrasettantenni delle restrizioni in vigore per neopatentati». Al momento è stata raggiunta la quota di 500 segnature, coloro che lo desiderano, possono apporre la propria firma presso lo studio del legale Umberto Sacco, in Corso Italia 7 ad Alba. «Se non si vorrà optare per misure drastiche almeno il legislatore subordini il rinnovo della patente, per categorie di età avanzata, a più rigorosi accertamenti dello stato psico-fisico» conclude Ponzio.

Davide Gallesio

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