Umberto I: trenta studenti in fila per donare il sangue

Umberto I: trenta studenti in fila per donare il sangue

SOLIDARIETÀ Quarantacinque nuovi donatori tra studenti, insegnanti e personale: è questo il bilancio della mattinata che la sezione albese dell’Avis ha trascorso all’istituto enologico Umberto I di Alba. Dopo l’incontro delle classi quinte, per spiegare ai ragazzi l’importanza del donare e la normativa in materia, venerdì 21 febbraio i volontari hanno allestito l’emoteca nel cortile interno. Fin dalle prime ore gli studenti si sono messi in fila per compilare la documentazione e sottoporsi al prelievo.

Incontriamo Giovanni, della classe quinta B: «Conoscevo l’Avis superficialmente ed è stato interessante avvicinarmi alla loro realtà, tanto che ho deciso di diventare donatore: è gratificante sapere che il sangue donato entrerà a far parte di un patrimonio collettivo, per aiutare altre persone». È della stessa idea Michele, della quinta G: «Ho pensato alle persone che hanno incidenti stradali: donare il sangue può essere utile per ciascuno di loro». Aggiunge Francesca, della quinta B: «Donare costa niente, ma si possono salvare vite».

Soddisfatto della giornata il presidente della sezione albese dell’Avis Giuseppe Ferraro: «Sono una trentina i ragazzi diventati donatori: dopo il successo che abbiamo ottenuto al liceo scientifico Cocito, anche l’Umberto I ha superato le aspettative. L’intenzione è di proporre la stessa iniziativa in altre scuole superiori: i giovani sono il nostro futuro e ogni volta ci dimostrano entusiasmo e partecipazione». Commenta il dirigente dell’enologica Antonella Germini: «Oggi tutto si basa sul primeggiare: donare il sangue è il contrario, perché rappresenta la totale disponibilità verso l’altro. I nostri studenti hanno dimostrato una grande generosità».

f.p.

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