Comune di Bra e Unità pastorale 50 commemorano il Cottolengo in streaming

Festeggiamenti a Bra per il Santo Cottolengo

BRA Domani, giovedì 30 aprile, è la festa liturgica di san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Il comune di Bra, rappresentato dal sindaco Gianni Fogliato e dall’assessore Lucilla Ciravegna, assieme all’Unità pastorale 50 rappresentata dal moderatore e parroco di Sant’Andrea apostolo don Giorgio Garrone e a Claudia Alessandri direttrice della Caritas cittadina, terranno, alle 12, una breve cerimonia commemorativa davanti alla casa natale del Cottolengo,  in corso Cottolengo che verrà trasmessa in diretta streaming su Facebook e su Youtube.

Quest’anno, se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, il 2 maggio a Bra si sarebbe proposta una conferenza molto originale, organizzata con gli amici di San Pons, il comune dell’Ubaye, vicino a Barcellonette, da cui sono giunti a Bra i nonni del Cottolengo, con cui la città della Zizzola ha un patto d’amicizia. L’idea era quella di organizzare il convegno Les marchands de la Vallée de Barcelonnette en Piémont per parlare delle storie di emigrazione da e per la Francia nei secoli XVII e XVIII, sulle orme di san Giuseppe Benedetto Cottolengo e dei suoi avi. Erano attesi Laurent Surmely, storico francese, e Marie Madeleine Nello, una signora che dalla Valle Varaita è emigrata in Francia ed è poi ritornata in Italia. Probabilmente l’incontro verrà riprogrammato in autunno.

L’idea era venuta al delegato per le città gemelle del Comune di Bra, perché un’estate alla Fete dela moissons, Laurent Sourmelly aveva organizzato un evento culturale sull’emigrazione dall’Ubaye; l’intenzione era di approfondire l’argomento nella casa natale del santo in corso Garibaldi.

Grande entusiasmo lo ha manifestato suor Maria Teresa Colombo, custode della casa natale del santo che vede ricordare il Cottolengo in un momento particolare della vita sociale. Intanto da Bra saranno inviate agli amici di San Pons delle tovaglie e degli arredi che potranno addobbare la costruenda cappella del Cottolengo che sta pian piano crescendo laddove abitavano i nonni prima di emigrare a Bra

Lino Ferrero

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