Da domani i fioristi piemontesi possono riaprire: accolte le proteste della categoria

La dichiarazione dell’assessore Poggio

L'assessore Poggio dichiara: “Il cura italia ha introdotto misure insufficienti e si è dimenticato di interi settori” 1

PIEMONTE «Un’altra battaglia vinta sul fronte delle riaperture in nome della rinascita e della ripartenza di una fetta importante dell’economia piemontese», dichiara Vittoria Poggio, assessore a cultura, turismo e commercio della Regione Piemonte. «Alla luce di questo piccolo ma prezioso successo, credo sia opportuno dimenticare, almeno in parte, le polemiche politiche sorte tuttavia da una gestione per lo meno farraginosa dell’ormai famoso decreto 22 marzo del presidente del Consiglio dei ministri, la quale ha finito per accendere il malcontento e le numerose proteste dei vari operatori di settore, ai quali ho cercato di dare il mio sostegno e aiuto fattivo e celere per una soluzione definitiva e chiara della questione e alla incomprensione che ne è scaturita».

«Dopo le innumerevoli giravolte governative e il ricorso discutibile a una piattaforma social da parte di un ministro della Repubblica per comunicare e chiarire il contenuto del suddetto decreto in relazione all’attività di vendita al dettaglio di piante e fiori, proprio in queste ore il Ministero dell’interno, tramite i suoi prefetti, ha fatto sapere che i fioristi potranno riprendere la loro attività, se pure ovviamente rispettando le norme sanitarie in vigore per l’emergenza Covid-19», prosegue l’assessore.

«Sono certa – conclude Vittoria Poggio – che questa lieta notizia permetterà a molti titolari, lavoratori e famiglie piemontesi di vedere il loro futuro economico e d’impresa con maggiore tranquillità e fiducia, con la consapevolezza che questo è solo il primo passo verso il ritorno alla normalità».

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