Neonata guarisce dal Coronavirus, potrà finalmente essere dimessa dall’ospedale

Culle piene all’ospedale di Mondovì. Nel 2020 sono già nati 125 bambini
Immagine d'archivio.

CUNEO In terapia intensiva ad appena tre settimane dalla nascita, attaccata alle macchine per non morire, si è aggrappata alla vita e ha sconfitto il coronavirus. È un segno di speranza, e un invito a non mollare, la storia della neonata guarita dal Covid-19 dimessa l’8 aprile dall’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo.

Nata di poco prematura all’ospedale Sant’Anna di Torino, i primi sintomi si sono manifestati nella bambina a venti giorni dalla nascita. Difficoltà ad alimentarsi e, soprattutto, a respirare hanno convinto i genitori a precipitarsi all’ospedale di Pinerolo, dove abitano. Di lì il trasferimento alla terapia intensiva di Cuneo è stato immediato. «Il quadro clinico – spiega il primario dell’unità di terapia intensiva neonatale di Cuneo, Andrea Sannia – è evoluto molto velocemente in arresto respiratorio. Di conseguenza, la bimba è stata immediatamente intubata e trasferita nella terapia intensiva neonatale del nostro ospedale. Tutti i vari accertamenti eseguiti hanno confermato la presenza del Covid-19». La neonata è rimasta in isolamento strettissimo per oltre tre settimane consecutive. «Nelle prime 48 ore – spiega Sannia – la piccolina non si è mai mossa, completamente priva di coscienza e senza un solo atto respiratorio spontaneo, nonostante non avesse ricevuto nessun farmaco sedativo. Poi, dopo due giorni, come se si stesse risvegliando da un sonno profondissimo, ha iniziato a muoversi e a fare qualche tentativo di respiro spontaneo. Ma ci sono voluti altri tre giorni per poterla estubare in modo che respirasse da sola».

Durante tutto il ricovero i sanitari del reparto non l’hanno mai lasciata da sola. «Abbiamo vissuto momenti terribili, inimmaginabili – spiega la mamma della bambina – ma i medici e tutto il personale dell’ospedale ci hanno dato una grandissima forza e speranza. Non hanno mai smesso di tenere d’occhio mia figlia. Tutti insieme abbiamo vissuto una gioia immensa quando è guarita. Per tutto questo periodo non ho potuto vederla, se non attraverso le immagini di un tablet. È stata una vera sofferenza, ma oggi non posso che dire grazie ai dottori». Giorno dopo giorno i miglioramenti della bimba sono stati sorprendenti. «Ora – conferma il primario – presenta un quadro di assoluta normalità. Siamo contenti di poterla mandare a casa, dove l’hanno attesa con tanta apprensione. È guarita. Probabilmente è il primo caso descritto di neonato affetto da Covid-19 che ha presentato un quadro clinico talmente grave da necessitare di supporto respiratorio meccanico, ma oggi il doppio tampone ha confermato la negatività al virus».

Ansa

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