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Rapina in villa del novembre 2018 ad Asti, uno degli autori è in carcere

Faceva prostituire una disabile, arrestata una donna astigiana

ASTI I Carabinieri hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare a una persona detenuta nel carcere di Alba poiché gravemente indiziata di una rapina in abitazione commessa il 21 novembre 2018. Il fermato, unitamente a due complici ancora ignoti, nelle prime ore di quella sera, si introduceva, travisato con cappellino e sciarpa, nel garage di una coppia di imprenditori astigiani operanti nel settore dell’import-export. I padroni di casa venivano sorpresi al rientro e aggrediti a bordo della loro autovettura; la banda picchiava il marito, immobilizzandolo e legandogli le mani con del nastro adesivo mentre minacciava la moglie con un cacciavite alla gola. I malviventi sottraevano due orologi Rolex, i gioielli indossati dalla donna e una busta con 10mila euro in contanti. Non paghi minacciavano il marito di disattivare l’impianto di allarme, che nel frattempo era scattato. Le operazioni del proprietario invece innescavano l’ulteriore dispositivo nebbiogeno che metteva in fuga i tre responsabili della rapina.

Le vittime erano in grado di dare una descrizione sommaria degli aggressori  che, durante l’intera azione criminosa, avevano parlato in corretto italiano.  La svolta nelle indagini scaturiva dal laboratorio del Ris di Parma che trovavano sul nastro adesivo utilizzato per legare l’uomo l’impronta di un astigiano, nato nel 1985, gravato da svariati precedenti per furto, rapina e lesioni e colpito da un ordine di carcerazione per vicende pregresse ma al momento irreperibile.  Agli elementi raccolti in laboratorio si aggiungevano le intercettazioni telefoniche svolte in collaborazione con il Nir della Polizia penitenziaria di Torino che permettevano al Gip del Tribunale di Asti di emettere la misura della custodia cautelare in carcere.

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