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Santo Stefano Roero: Case Bernard ospiterà un artista

Case Bernard cerca un artista
Valentina Coraglia e Davide Chiesa, promotori del progetto di vita comunitaria.

SANTO STEFANO ROERO Cosa significa abitare un territorio e cosa comporta far parte di una comunità? Sono le domande che si sono posti Valentina Coraglia e Davide Chiesa quando, nel 2019, si sono trasferiti nella frazione Nostra Signora delle Grazie. Case Bernard, oltre a essere l’antico toponimo che designa l’area dove sorge la loro abitazione, è anche il nome del progetto senza scopo di lucro che la giovane coppia porta avanti. La dimora di Valentina e Davide (lei designer di Baldissero e lui viticoltore di Santo Stefano Roero) è una casa aperta, un luogo in cui i residenti condividono le proprie passioni e curiosità con tutti gli interessati, una pratica di vita comunitaria che in molte realtà è andata perduta.

«Il progetto Case Bernard nasce dalla convinzione che fare territorio significhi viverlo in prima persona. Ci piace considerare le iniziative che organizziamo come attività che “fanno” il territorio: questo è il nostro modo di vivere il luogo che ci ospita», afferma Valentina. Le iniziative promosse da Case Bernard sono frequentate da amici, conoscenti e simpatizzanti. Nei mesi scorsi ci sono state: un’escursione di gruppo nelle rocche di Santo Stefano Roero in compagnia di una guida naturalistica, una degustazione di Arneis e tomin del mel insieme agli amici del co-housing sociale della Casetta di Saluzzo e un corso introduttivo di potatura della vite e degli alberi da frutto, svoltosi tra Santo Stefano Roero e Diano.

Oggi, l’ultima novità del sodalizio familiare si è adeguata alle contingenze: “Il giardino dei Veiluva” è il titolo che raccoglie i tre appuntamenti in videoconferenza, dedicati ai giardini e alle loro strategie di sopravvivenza. «Il giardino è per molti oggetto di desiderio in questi giorni di reclusione. Per noi lo è il giardino dei nostri vicini di casa, i signori Veiluva. Un giardino trascurato perché la casa è abitata solo per brevi periodi d’estate, ma ricco di varietà spontanee e non, che alternano le loro fioriture e che hanno imparato a sopravvivere nonostante le scarse cure. La resilienza del giardino dei Veiluva può essere un invito a reagire al momento che stiamo vivendo». I primi due appuntamenti hanno visto intervenire i ragazzi degli Orti generali di Torino e l’esperto di insetti Andrea Beretta. L’ultimo incontro, il 30 aprile, alle 20.50, vedrà Teresa Monchiero parlare di orti didattici (per partecipare utilizzare il codice 537 251 4205 su Zoom o scrivere alla e-mail ciaocasebernard @gmail.com).

Tra i progetti futuri c’è l’organizzazione di un laboratorio in occasione della costruzione del forno a legna nel cortile, che vedrà coinvolto un artigiano che utilizza tecniche tradizionali. È in programma anche una residenza d’artista. «Vorremmo ospitare un giovane illustratore che possa fermare su carta ciò che si vede dal nostro balcone. A conclusione dell’esperienza, le sue creazioni potrebbero essere esibite in una mostra in casa», conclude Valentina. Per chi fosse interessato, sono aperte, come la casa, le candidature, scrivendo una e-mail all’indirizzo ciaocasebernard@gmail.com.

Federico Tubiello

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