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«Servono contributi a fondo perduto»

Il direttore dell’Ascom Luigi Barbero spiega le iniziative a sostegno dei negozianti braidesi

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COMMERCIO Luigi Barbero, direttore dell’Ascom braidese, sta vivendo giorni molto impegnativi. E con lui anche tutto lo staff dell’Associazione commercianti, impegnato a sostenere sia gli associati sia coloro che, pur non essendolo, si avvicinano all’Ascom per avere una mano a districarsi in questo periodo molto complesso.

«Servono contributi a fondo perduto»Siamo ancora in piena Fase 1, con i contagi che stentano a diminuire in Piemonte: quali sono stati i contraccolpi per il commercio?

«Gli effetti di questa pandemia sono stati pesantissimi per tutti i settori, se si eccettuano gli alimentari, ma non certo i bar, i ristoranti e gli alberghi. Gli acquisti si sono azzerati, ma non così le spese e i costi fissi che hanno gli esercenti. Auspichiamo che si possa riaprire al più presto, prima che per qualcuno la situazione diventi irreversibile».

La cosiddetta Fase 2 risolverà tutti questi problemi?

«Certamente no. Ma il poter ridare operatività al settore, non può che sortire effetti positivi, anche se il distanziamento sociale e le restrizioni che ci saranno porteranno a un’inevitabile diminuzione degli incassi. Sappiamo che per qualche commerciante la riapertura sarà “antieconomica”, ma pur sempre un nuovo inizio».

Quali forme di sostegno dovrebbe mettere in campo lo Stato?

«Occorrono, oltre ai prestiti bancari, dei contributi a fondo perduto, pensati anche per le microimprese, che costituiscono il 95 per cento del panorama italiano: solo così sarà possibile aiutare gli esercenti a ricominciare e il commercio di vicinato a non scomparire».

Qual è il ruolo di Ascom in questo periodo particolare?

«Siamo davvero vicini a tutti i nostri associati e anche a coloro che, pur non essendolo ancora, si sono rivolti a noi: con una squadra di 30 dipendenti, abbiamo assistito tutti i commercianti per orientarsi in questa giungla di decreti e di pratiche. Come, ad esempio, le procedure da seguire con l’Inps per accedere al bonus da 600 euro. Adesso stiamo accompagnando in banca quanti hanno diritto a richiedere il prestito di 25mila euro e poi lo faremo con quelli che possono ottenerne fino a 800mila. Con Ascomfidi siamo anche disponibili a erogare liquidità, fino a 75mila euro, ai nostri associati in difficoltà, oppure a coprire la garanzia mancante per avere diritto al contributo statale».

Valter Manzone

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