ALBA «Ci auguriamo che non capiti, ma siamo pronti a confrontarci con il Governo per nuove misure di contenimento, se sarà necessario in base ai tre livelli di monitoraggio attivi in Piemonte». A una settimana dall’inizio della fase 2, il governatore Alberto Cirio ha illustrato a Gazzetta d’Alba l’iter adottato per monitorare un’eventuale ripresa dei contagi nella regione, con il conseguente inasprimento delle misure di contenimento.
È sceso anche nei dettagli delle misure economiche sviluppate a favore dei piemontesi e contenute nel Riparti Piemonte, il maxi disegno di legge da oltre 800 milioni di euro al vaglio del Consiglio regionale, «con l’obiettivo di attivare le varie misure entro maggio», ha precisato. Tra i temi affrontati, anche le dure critiche mosse da più fronti nei confronti dell’assessorato alla sanità e dell’Unità di crisi, per come è stata gestita l’emergenza.
L’intervista a Cirio sarà in edicola su numero di Gazzetta d’Alba di domani, martedì 12 maggio: il presidente espone anche il punto di vista sul modo con il quale Governo sta puntando alla ripartenza del Paese: «Come Regione, stiamo facendo in modo di colmare le azioni non previste al momento dal Governo, ma abbiamo bisogno di un grande “piano Marshall” per l’economia italiana. Oggi servono altri interventi: abbiamo chiesto a Roma procedure speciali e immediate. In primis, dobbiamo far ripartire i grandi cantieri. Così, serve al più presto un commissario per l’Asti-Cuneo, com’è stato a Genova per la ricostruzione del ponte Morandi».
Francesca Pinaffo
