Fontanafredda e Mirafiore: il premio di produzione per i dipendenti è di 1.800 euro

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SERRALUNGA Ammonta a 1.800 euro il premio di produzione relativo al 2019 che verrà erogato a tutti i lavoratori a tempo indeterminato e determinato (riproporzionato ai mesi di effettiva presenza in azienda) di Fontanafredda e di Casa E. di Mirafiore.  La gratifica verrà conteggiata con la busta paga di maggio e, una parte del premio, pari a 250 euro sarà sotto forma di benefici nel campo del welfare, ossia dell’benessere sociale.

«In un momento di grande difficoltà del paese giunge una nota positiva da Fontanafredda e Casa E. di Mirafiore con la comunicazione del premio di produzione» sottolineano in una nota i sindacalisti Antonio Bastardi (Fai-Cisl) e Alberto Marcarino (Uila-Uil).  «I valori di umanità hanno prevalso su logiche economiche che la pandemia sta diffondendo, l’azienda insieme alle organizzazioni sindacali Fai-Cisl Cuneo e Uila-Uil Cuneo e ai rappresentanti sindacali ha definito di anticipare l’erogazione del premio per essere a supporto di tutti i lavoratori che in questo periodo hanno dimostrato impegno e solidarietà».

L’azienda ha anche garantito a tutti i lavoratori di poter svolgere la propria attività in sicurezza istituendo un comitato di sorveglianza come da protocollo Сovid-19: tra le azioni intraprese c’è la rimodulazione dell’orario di lavoro su sette ore pagandone otto e il mantenimento della produzione a pieno regime. D’accordo con le parti sociali la cassa integrazione è stata usata solo negli uffici e il Fondo d’integrazione salariale nel settore ospitalità, vista la chiusura delle strutture prevista dalla normativa nazionale.  Tutti gli strumenti di solidarietà sono stati anticipati da Fontanafredda in attesa delle dovute autorizzazioni dall’ente previdenziale.

Visto il particolare momento l’azienda ha anche stipulato un accordo con un primario istituto bancario a favore di tutti i dipendenti, favorendo l’accesso al credito e rendendosi garante;  l’operazione prevede spese zero e tasso zero.

«Le buone relazioni – concludono i sindacati – frutto di un costruttivo scambio di opinioni e idee tra azienda, organizzazioni sindacali e Rsu, saranno il volano per traguardare questo periodo e guardare con positività al futuro».

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