Gli operatori delle residenze per anziani scendono in piazza: «Ci considerano professionisti di serie B»

Gli operatori delle residenze per anziani scendono in piazza: «Ci considerano professionisti di serie B»

TORINO Guadagnano poco più di mille euro al mese e sono sottoposti a ricatto occupazionale nel caso in cui decidano di denunciare le condizioni in cui lavorano: a questa situazione i lavoratori e le lavoratrici del settore sociosanitario assistenziale ed educativo dicono basta.

Venerdì 29 maggio si terrà un presidio simbolico a Torino, davanti alla sede della Regione, nel rispetto di quanto previsto dai decreti, dalle 13.30 alle 14.30.

Gli operatori delle residenze per anziani scendono in piazza: «Ci considerano professionisti di serie B»«In prima linea ci sono loro, gli invisibili. Si parla giustamente di premi per gli operatori della sanità pubblica ma gli operatori delle strutture socio sanitarie e socio assistenziali private ancora una volta vengono considerati professionisti di serie B, che stando a quanto preannunciato da molte cooperative sociali, non vedranno nemmeno riconosciuto il rinnovo del contratto nazionale, che prevedrebbe questo mese un aumento», spiegano Elena Palumbo (Fp-Cgil), Cristiano Montagnani (Fisascat-Cisl), Tiziana Tripodi (Fp-Cisl), Nicolino Conconi (Uil-Fpl) e Luigi Gambale (Uiltucs-Uil). «Per questo motivo e anche per onorare le vittime delle Rsa e insieme protestare nei confronti di una gestione dell’emergenza che, invece di individuare gli errori commessi, per provare a salvare delle vite, pensa solo a su chi scaricare le colpe.»

Un altro presidio simbolico si terrà lo stesso giorno davanti l’ospedale di Settimo Torinese, dalle 10.30 alle 11.30.

La mobilitazione ha ottenuto l’appoggio di Rifondazione comunista che commenta: «Per loro solo dichiarazioni ipocrite sull’abnegazione e professionalità dimostrate e niente più, per gli anziani morti nelle strutture una gran voglia di archiviazione senza spiegazioni o responsabili». Sul tema, il 22 aprile, il partito aveva presentato un esposto perché si indaghi sulle responsabilità della Regione Piemonte, per l’accertamento di eventuali illeciti nella gestione dell’emergenza Covid-19 e su morti e contagi nelle Rsa.

 

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