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I vertici Ubi banca partecipano alla riunione del Consiglio generale della fondazione Crc

CUNEO I vertici di Ubi banca hanno preso parte alla prima riunione operativa del nuovo Consiglio generale della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo. Il vicepresidente Roberto Nicastro e il consigliere delegato Victor Massiah hanno partecipato fisicamente, mentre la presidente Letizia Moratti e i consiglieri di amministrazione Francesca Culasso e Ferruccio Dardanello si sono collegati da remoto, come buona parte del Consiglio generale della fondazione Crc. L’occasione è stata utile per conoscersi, dopo il rinnovo degli organi della Fondazione avvenuto nel mese di aprile, e illustrare i dati del primo bilancio trimestrale 2020. È stato sottolineato il comune sentire su una impostazione di lungo periodo nei rapporti con il territorio. Per quanto riguarda la richiesta di commenti sull’Ops lanciata da Intesa San Paolo, è stato ricordato che il Cda della banca potrà esprimersi solo dopo aver ricevuto formalmente l’offerta, attesa per la prima decade di giugno.

I vertici Ubi banca partecipano alla riunione del Consiglio generale della fondazione Crc
La riunione del Consiglio generale della fondazione Crc dell’11 maggio 2020

«La fondazione Crc, primo azionista di territorio di Ubi banca, ha accolto con grande piacere la disponibilità dei vertici dell’istituto di credito a partecipare al Consiglio generale, collegati da remoto e presenti di persona qui a Cuneo, nonostante le difficoltà di spostamento di questo periodo» commenta Giandomenico Genta, presidente della fondazione. «Durante l’incontro sono stati illustrati i risultati della prima trimestrale 2020, particolarmente apprezzati dai consiglieri della fondazione Crc e dal mercato, che delineano una banca in ottima salute, che ha saputo rispondere tempestivamente alla crisi e che saprà giocare un ruolo da assoluto protagonista nella fase di ripartenza, a fianco del sistema Paese».

Il consigliere delegato di Ubi banca, Victor Massiah, ha infine offerto una personale riflessione sull’evoluzione futura del contesto bancario, ribadendo «la convinzione che la capacità di gestione del credito e della tecnologia continuino ad essere leve più rilevanti della sola dimensione».

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