La difficile stagione dell’Ecomuseo delle rocche del Roero

La difficile stagione dell’Ecomuseo delle rocche del Roero
La difficile situazione legata al coronavirus ha portato all'annullamento della camminata portè disnè.

MONTÀ L’Ecomuseo delle rocche, ormai da tempo, è punto di riferimento fondamentale per le migliaia di turisti che ogni anno arrivano nella Sinistra Tanaro. E proprio ora, che si stava allestendo il programma degli eventi, il Covid-19 ha colpito durissimo il settore. Ne abbiamo parlato con Olga Scarsi e Valentina Giorio, dell’ufficio turistico: «Stavamo partendo con la rassegna Il Paradiso di Dante, con l’artista Saulo Lucci e si stava organizzando la ventisettesima edizione della camminata enogastronomica Portè disnè con numerose prenotazioni, ma abbiamo dovuto annullare tutto, compresa la quinta edizione del trail delle rocche del Roero, che aveva come testimonial il campione Marco Olmo». Proseguono le referenti dell’Ecomuseo: «L’attività era frenetica. Avevamo avviato anche il monitoraggio di tutti i percorsi della rete sentieristica e stavamo curando i rapporti con i tour operator, avendo già parecchi gruppi di turisti in ballo con il pieno fino ad agosto. Tutto disdettato. Mentre le prenotazioni da settembre in poi sono in stand by, nella speranza di sviluppi positivi».

In questi ultimi, terribili mesi, come vi siete mossi?
«Tenendo aperto finché è stato possibile l’ufficio turistico, alternando con smart working da casa. Poi abbiamo aderito alla formazione on-line offerta dal Food and wine tourist forum e dall’Atl. Nel frattempo abbiamo lanciato un contest fotografico sui social, dal titolo #primaverainquarantenaroero, al quale hanno preso parte abitanti di tanti paesi della zona, con 321 foto di fioriture scattate da casa o nell’ambito dei 200 metri di spostamento consentiti. Un modo virtuale di vivere la primavera. Si è lavorato molto anche all’aggiornamento delle audioguide Mp3 dei sentieri tematici, soprattutto nell’ottica della fruizione autonoma degli stessi, unica modalità consentita di muoverci in quegli spazi».

Con i Notturni, prima scadenza importante, cosa succederà?
«Siamo rimasti a lungo in attesa prima di decidere. Con noi collaborano oltre venti associazioni. È ovvio che queste camminate serali, per come sono strutturate, prevedono assembramento di persone, che svolgono attività fisica insieme e quindi sono a forte rischio di contagio. D’altronde, proponendoli con l’utilizzo di mascherine o il distanziamento obbligatorio dei partecipanti, si sarebbe perso lo spirito e il senso dell’evento. Per cui non abbiamo altra opzione che quella di annullare la rassegna, nostro malgrado. Se le misure saranno allentate, allora vedremo di effettuare escursioni con una formula diversa per settembre-ottobre».

Avete già stimato il danno economico che questa pandemia vi ha procurato?
«L’annullamento di tutte le prenotazioni e degli eventi ci ha causato, a oggi, un danno diretto di 30mila euro. Per questo motivo la gestione economica dell’Ecomuseo subirà limitazioni per l’anno in corso. In quest’ottica, ci preme sottolineare che l’Ecomuseo non sarà tra i co-finanziatori dell’opera di restyling del muraglione di sostegno della Rocca di Vezza. L’Ecomuseo non aveva assunto alcun impegno economico in fase di progettazione, ma aveva soltanto espresso un patrocinio. Vorremmo ancora ricordare che, grazie al nostro gruppo di volontari del monitoraggio dei sentieri, stiamo cercando di localizzare in tutti i Comuni gli interventi di manutenzione da eseguire sui vari itinerari, per cui al momento tutta la rete sentieristica risulta fruibile».

Giorgio Babbiotti

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