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Moria di api nel Fariglianese causata da prodotti fitosanitari

Denunciati due pregiudicati per abbandono di rifiuti speciali a Neive

CARABINIERI FORESTALI E POLIZIA LOCALE  Come noto le popolazioni di api, in primavera soprattutto, sono minacciate dall’uso indiscriminato di fitofarmaci ed erbicidi; in questa stagione infatti è massima la loro attività dopo la pausa invernale e le ricche fioriture del periodo sono fondamentali per lo sviluppo dell’alveare e la produzione di miele.

Nei giorni scorsi, a seguito di una moria di api segnalata nel fariglianese, un controllo coordinato dei Forestali di Ceva con la Polizia Locale di Farigliano, ha messo in luce l’uso di un prodotto a base di zolfo su di un frutteto proprio quando era in corso una melata. Quest’ultima è una secrezione zuccherina presente sulle foglie procurata da alcuni particolari insetti che si nutrono della loro linfa. Le api vengono attirate dalla melata e se ne cibano al pari dei fiori, assorbendo però immediatamente le sostanze estranee sopra depositate e letali come in questo caso.

L’irrorazione di antiparassitari in agricoltura è dunque normalmente vietata quando nelle piante da trattare o nel prato sottostante siano presenti le fioriture o le secrezioni nettarifere sopra citate. L’effetto degli illeciti in questo settore è purtroppo molto grave e tali condotte condizionano seriamente la produzione mellifera e l’attività impollinatrice delle api, fondamentale per le stesse colture agronomiche e quindi per l’uomo.

Al titolare dell’azienda è stata dunque elevata una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 1.200€.

I controlli proseguiranno nelle settimane a venire al fine di verificare il corretto possesso e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari, i relativi registri aziendali, nonché la gestione dei rifiuti derivanti.

 

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