Musulmani ligi alle norme, la fine del Ramadan riapre le moschee

Musulmani ligi alle norme, la fine del Ramadan riapre le moschee

RELIGIONI L’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia dopo aver incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, aveva indicato cautela riguardo alla riapertura delle moschee.

Durante il mese di Ramadan è alto il rischio di assembramento, soprattutto considerate le dimensioni modeste dei luoghi di culto in Italia. L’ex consigliere comunale braidese Abderrahmane Amajou racconta come la nutrita comunità musulmana locale viva la situazione: «La stragrande maggioranza delle moschee sono rimaste chiuse. Apriranno, con le necessarie cautele, dopo il termine del Ramadan, che si è concluso nel passato fine settimana. I fedeli hanno dimostrato grande disciplina, consapevoli dei rischi per loro stessi e per la comunità. Se pensiamo alla provincia di Cuneo, i locali che ospitano la preghiera sono spesso di limitate dimensioni: impossibile garantire la sicurezza contro il contagio».

Amajou fa inoltre riferimento alla penuria di cimiteri disponibili ad accogliere defunti di fede musulmana. La notizia è stata riportata anche da alcuni media. «Il Covid-19 ha mietuto moltissime vittime fra i musulmani italiani, ponendo numerosi problemi relativi alla sepoltura. Questo è uno dei problemi più sentiti e per il quale chiediamo aiuto al Governo italiano. Sulla gestione del contagio, la comunità musulmana collabora pienamente con le autorità sanitarie e saranno predisposti severi controlli all’ingresso dei luoghi di preghiera».

Sarà obbligatorio accedere ai locali con la mascherina e anche i luoghi di culto più piccoli saranno controllati da un addetto alla moschea, che verificherà il rispetto delle distanze di sicurezza.

Come tutti gli esercizi alimentari, anche le macellerie musulmane hanno proseguito il loro servizio alla comunità durante l’emergenza, ma sono state fra le prime attività a mettere in piedi servizi di prenotazione e consegna.

a.d.

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