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Nascondeva la droga a casa della madre: condannato a 8 anni un pusher astigiano

Faceva prostituire una disabile, arrestata una donna astigiana

ASTI C’erano anche acquirenti cuneesi nella rete di spaccio, organizzata e gestita nella propria abitazione di Monale, da un astigiano di 50 anni: il 27 maggio il Tribunale di Asti lo ha condannato, con rito abbreviato a 8 anni di reclusione, sentenza corredata da una maxi-ammenda di 30mila euro. Più di 500 vendite documentate dai Carabinieri della Compagnia di Villanova d’Asti, mesi di indagini per individuare lo stupefacente che l’arrestato nascondeva nel cortile di casa dell’anziana madre, ignara dell’attività del figlio.

I carabinieri documentano oltre 500 cessioni di droga, poi arrestano uno spacciatore a Monale

Questi aveva modificato una tubatura idrica ricavando uno spazio per un thermos dove custodiva le partite di cocaina: le visite settimanali alla donna gli permettevano di gestire la riserva. Per evitare intercettazioni la vendita avveniva con un sistema cifrato di squilli sul telefono cellulare. A quel punto i clienti arrivavano a casa del pusher con i mezzi di trasporto più disparati: taxi, trattori, camion e, in un caso, in sedia a rotelle. Nel nascondiglio, i carabinieri, avevano rinvenuto mezzo chilo di droga, un valore commerciale vicino ai 60mila euro e confiscato, al momento dell’arresto, 50mila euro in contanti. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti.

Davide Gallesio

 

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