TORINO Venerdì 29 maggio il presidente della Regione Alberto Cirio e il vice Fabio Carosso hanno incontrato una delegazione dei lavoratori delle Rsa del Piemonte e delle organizzazioni sindacali durante la manifestazione voluta per denunciare le condizioni di lavoro e per ricordare i morti che si sono registrati tra gli ospiti delle strutture.
All’incontro con i vertici della Regione erano presenti Elena Palumbo della Funzione pubblica Cgil, Cristiano Montagnini e Tiziana Tripodi rispettivamente della Fisascat e Fp-Cisl, Nicolino Conconi della Uilfpl e Luigi Gambale della Uiltucs.
Sono state espresse le preoccupazioni per il futuro di uno dei servizi di assistenza più importanti per la comunità: dalle criticità riscontrate sull’effettuazione dei tamponi alla ripartenza delle attività nella fase 2 dell’emergenza Covid-19, oltre ai legittimi timori, in questo momento di grande difficoltà, per i contratti di lavoro dei circa 15 mila operatori impegnati quotidianamente sul campo.
«Siamo consapevoli dell’enorme sforzo e del sacrifico che stanno affrontando da mesi tutti gli operatori delle Rsa piemontesi», commentano Cirio e Carosso. «A loro non va solo la nostra riconoscenza, ma anche la massima attenzione, per un servizio importante e complementare a quello della sanità pubblica. Abbiamo già organizzato per giovedì della prossima settimana un incontro con l’assessore alla sanità Icardi e alle politiche sociali Caucino per approfondire alcuni dei temi che sono stati posti all’attenzione dalla manifestazione».