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Quando la solidarietà è una crostata

Quando la solidarietà è una crostata

CFP SALESIANO Le materie prime erano in laboratorio, acquistate per le esercitazioni che le allieve e gli allievi del corso triennale di panetteria, pasticceria e pizzeria del Centro di formazione professionale dei Salesiani avrebbero svolto in quest’ultima parte dell’anno formativo. L’arrivo del Covid-19 ha però cambiato tutto. Il Paese si è fermato e anche la scuola con lui. E i prodotti alimentari erano sempre lì, con la scadenza che si avvicinava sempre più. Allora, al pasticciere Giacomo Raffreddato – uno dei tre formatori del corso, insieme a Tommaso Elia e Claudio Vaira – è venuta un’idea: perché non trasformare le uova, la farina, il burro in crostate, da omaggiare alle persone che sono ammalate e a quelle che, quotidianamente, se ne prendono cura? Dall’idea ai fatti, il passo è stato breve.

Giusto il tempo per coinvolgere un paio di aziende fornitrici del Cfp (la ditta Cherasco Srl che porta i prodotti alimentari e lo scatolificio Giacosa, che invia le confezioni di carta per alimenti), le quali, venute a conoscenza delle finalità del progetto, non hanno esitato a omaggiare i prodotti mancanti.

Nelle giornate di mercoledì e giovedì scorso, il professor Raffreddato, con un assistente, ha iniziato a impastare la frolla, a stenderla, a riempire le teglie, a ricoprire la pasta con la marmellata (offerta dallo stesso docente) e a cuocerle in forno. Le crostate, che si possono consumare nell’arco di 15 giorni, sono poi state confezionate a coppie, nell’apposita scatola, fornita di etichetta con l’elenco dei componenti, la data di scadenza e una frase benaugurale di don Bosco.

Nel primo pomeriggio di venerdì, gli uomini della Protezione civile comunale, dopo aver caricato le crostate e una serie di focacce, hanno iniziato l’opera di consegna.

Le beneficiarie sono state le cinque Rsa di Bra, ovvero Piccola casa della divina Provvidenza, la Mario Francone, I glicini, la Montepulciano e il Soggiorno dell’Immacolata, senza dimenticare le associazioni di volontariato cittadino (Cri, Protezione civile e Carabinieri in congedo), che hanno dato una grossa mano alla collettività in tempo di pandemia.

Una fetta di dolce, che pur non essendo un medicinale aiuta a fare stare bene coloro che l’hanno ricevuta.

v.m.

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