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Saclà non si è fermata e assegna un riconoscimento economico ai dipendenti in prima linea

Coronavirus, ulteriori restrizioni: al mercato solo una persona per famiglia e brevi uscite all’aria aperta non oltre i 200 metri da casa

ASTI La Saclà ha assegnato un riconoscimento economico ai dipendenti che, nella fase più acuta dell’emergenza coronavirus, hanno dato la loro disponibilità al lavoro in azienda, indispensabile per la produzione. Al premio, già erogato a inizio aprile, si aggiungono altre azioni mirate a dare un contributo alla serenità familiare dei dipendenti, come quella della fornitura gratuita di mascherine Cofra lavabili e riutilizzabili. Uno spirito di attenzione alle necessità sociali e sanitarie che Saclà ha declinato anche nella decisione di donare apparecchiature medicali all’ospedale di Asti.

L’azienda, lavorando per la filiera alimentare, non si è fermata nemmeno nelle fasi più drammatiche della pandemia.  Alcune lavorazioni non possono prescindere dalla presenza fisica del personale mentre è stato possibile introdurre il lavoro a distanza per dirigenti e personale amministrativo e limitare al massimo l’accesso in azienda di esterni.

«Abbiamo giocato d’anticipo per garantire il lavoro, la sicurezza, le commesse e la salubrità del prodotto, anche in un’ottica di rassicurazione dei consumatori», spiega Chiara Ercole, amministratore delegato. «Le riserve dovute al timore del virus erano comprensibili e nemmeno erano stati promessi incentivi economici. La risposta collettiva dei dipendenti è stata ottima, segno di un forte senso civico e di attaccamento all’azienda».

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