A neanche un anno, la maggioranza ha iniziato i rimescolamenti e si ritrova un regalo milionario

Il Comune di Alba si affaccia al 2020 con i conti approvati
Immagine di repertorio

LETTERA AL GIORNALE Caro direttore, leggendo l’intervista pubblicata dal vostro settimanale al nostro sindaco Carlo Bo, mi sono accorto che è già passato un anno dalla vittoria delle destre alle elezioni amministrative della nostra città. Se non fosse stata per quella conversazione forse non avrei mai pensato di fare questa riflessione con i lettori del giornale.

Come è passato questo anno? Cosa ha fatto questa Amministrazione per svolgere il compito assegnato dalla maggioranza degli albesi? A queste domande, io che sono spudoratamente di parte, faccio veramente fatica a rispondermi! Tolta la normale amministrazione, quella che ogni buon padre di famiglia svolge all’interno del suo focolare, possiamo annotare, senza ombra di dubbio, che nulla è stato fatto.

Ovvero sono state bloccate o revisionate diverse opere che la precedente Amministrazione Marello aveva progettato (esempio: la bretella di corso Asti); si tenta di riportare all’originale la viabilità di corso Europa rilevando decine di criticità (e nessuno dice che non ce ne siano, bastava parlare con qualche ciclista per averne un esempio) spendendo decine di migliaia di euro dei contribuenti albesi; la cancellazione di opere sportive, come il campo di rugby o il campo da gioco a San Cassiano.

La città è rimasta senza un assessore al turismo, seconda industria albese dopo quella storica dolciaria. Le deleghe conservate nel frigorifero dal sindaco.

In compenso, nel primo anno di vita abbiamo visto le dimissioni di un consigliere di maggioranza per manifesta incapacità di dialogo tra la Giunta e la loro parte politica; la nascita di un nuovo gruppo consiliare (il ricordo va alla seconda consiliatura Rossetto, quando non si riusciva a stare dietro ai cambi di casacca; qui, invece, di molto anticipata, partorita dopo 12 mesi di governo cittadino) con ovvia spartizione di posti che era l’unico vero motivo. La “fame” di potere cittadino è tanta ed è meglio avere un posto a tavola senza aspettare che caschino le “briciole” a terra per sostenersi. Tutto ciò naturalmente porta a un rimescolamento delle carte con l’assegnazione delle deleghe al turismo al vicesindaco che deve però abbandonare (essendo stato lui abbandonato al suo destino politico vedendo scomparire il suo gruppo in Consiglio) tutte le cariche sino ad allora assegnategli; la nomina del nuovo vicesindaco che, guarda guarda, è il riferimento del nuovo gruppo che si è creato nella maggioranza (quando si dice che nulla si fa a caso); le deleghe assegnate a ben tre consiglieri di maggioranza. Bisogna pur accontentare tutti.

Ultimo ma non ultimo, le esternazioni del presidente del Consiglio comunale che, probabilmente, non volendo essere da meno dello “sceriffo di Alba”, sui social parla così della sua parte politica: «Molto deluso… un anno e solo delusioni». E per non farsi mancare nulla aggiunge a una domanda sulla sua parte politica: «No, sono da quella giusta con persone sbagliate ». Forse parlava della sua squadra del cuore?

Con tutto ciò dico al centrosinistra che ha fatto un enorme regalo ai nostri amministratori: ha lasciato, lui e non solo lui (ricordo il lavoro dell’assessore liberale Castellengo), un tesoro da 6 milioni e 600mila euro e con questi quattrini si può creare un buon bacino elettorale.

Pierangelo Bonardi

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