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Asti-Cuneo, il poco traffico non ripaga l’investimento, inevitabile l’accordo con la Torino-Milano

Asti-Cuneo, il poco traffico non ripaga l’investimento, inevitabile l’accordo con la Torino-Milano

GRINZANE CAVOUR Non più mesi o settimane prima da attendere in vista dei nuovi cantieri per l’Asti-Cuneo ma l’assessore regionali ai trasporti Marco Gabusi è davvero ottimista: «Attendiamo il via libera ai cantieri letteralmente nelle prossime ore», dice al termina della Giunta regionale straordinaria che venerdì 19 giugno ha incontrato a Grinzane Cavour i vertici della società concessionaria. «In questi mesi abbiamo lavorato in modo corale e unito tra territori, con un solo obiettivo», aggiunge Gabusi.

«Chiusa la partita dell’ospedale di Verduno, si doveva intervenire sulla grande incompiuta Asti-Cuneo, opera strategica per il Piemonte come Terzo valico, Tav e Pedemontana. Alcune purtroppo sono ancora ferme, altre in corso di attuazione». Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine della giunta straordinaria convocata al castello di Grinzane Cavour per fare il punto sulla Asti-Cuneo con i vertici della società che ha in concessione l’autostrada.

«Siamo qui dopo la delibera del Cipe di alcuni giorni fa che sblocca i cantieri, ma la Asti-Cuneo non ha traffico sufficiente per pagarsi da sola, quindi servono interventi e accordi ulteriori, come il finanziamento incrociato con la concessione dell’autostrada Torino-Milano», aggiunge il Governatore. «Parliamo di un’opera assegnata con una concessione 20 anni fa, con uno Stato che non aveva le risorse per concluderla da solo. Nel nostro Paese ci sono evidenti difficoltà di bilancio e quindi era impossibile finire un’opera solo con i flussi di traffico ripagando l’investimento del privato».

Il Governatore ha annunciato che non si dovrà pagare il pedaggio per raggiungere il nuovo ospedale di Verduno. «Ci sarà un controllo traffico in entrata e uscita sulle targhe dei mezzi, in modo da far pagare solo chi percorre per lunghi tratti l’autostrada. Il casello dell’ospedale non era previsto».

«È stato un confronto aperto e preciso sui problemi per completare l’autostrada, guardando al futuro». Giovanni Quaglia, presidente della società concessionaria Asti-Cuneo, commenta così il confronto con la Giunta regionale. «Credo nelle istituzioni di cui ho fatto parte per tanto tempo – aggiunge Quaglia, che è stato per 16 anni presidente della Provincia di

Cuneo – e credo nel dialogo. Farò da sherpa in questa partita affinché i lavori per completare l’autostrada procedano spediti e senza intoppi».

Se, da un lato, Gabusi conta le ore all’apertura dei cantieri il presidente Cirio non vuole perdere tempo per la burocrazia: «Chiederò un incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Insieme a una delegazione del territorio saremo a Roma per completare entro l’estate i passaggi che mancano, tra cui la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo la quale possono iniziare i primi cantieri».

«A Roma – dettaglia Cirio – porteremo anche l’elenco delle opere complementari, che non sono finanziate con il meccanismo del cross-financing. Conte, quando venne a vedere il cantiere incompiuto, si era detto disponibile a trovare finanziamenti e abbiamo costituito oggi un gruppo di lavoro ristretto tra Cuneese e Astigiano per aggiornare l’elenco, che negli anni è stato modificato più volte».

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