Govone: demolire o non demolire il muro? Il progetto è più ampio

Il muro da abbattere in una delle immagini che corredano la candidatura al bando distruzione
Il muro da abbattere in una delle immagini che corredano la candidatura al bando distruzione

GOVONE Luca Malvicino, assessore comunale e presidente dell’associazione Govone Residenza Sabauda risponde alla minoranza consigliare che chiede di il progetto Valorizzazione della terrazza superiore del castello reale di Govone proposto per il Bando distruzione della fondazione Crc. (Vedi l’articolo qui)

Pubblichiamo il testo dell’intervento di Malvicino

«Demolire o non demolire il muro? Il problema non si estingue rispondendo a questa semplice domanda, perché la questione in realtà è un’altra: valorizzare il castello e aprirlo al mondo, Govone è patrimonio dell’umanità, o preservarlo dagli sguardi indiscreti e dal passaggio dei curiosi?

Questa Amministrazione comunale ha deciso di rendere fruibile il castello reale di Govone al maggior numero di persone possibile, conscio che il bene monumentale debba essere tutelato, ma anche che esso è una risorsa per la crescita del nostro paese.

Il progetto candidato al Bando distruzione della fondazione Crc non si limita a demolire il muro perimetrale del cortile dell’ex-asilo, costruito nel 1915 a seguito del trasferimento dell’asilo all’interno del castello qualche anno prima, ma prevede anche la ricostruzione del parapetto simmetrico a quello esistente presente su piazza Roma, in modo da restituire al castello l’immagine che possedeva dal Settecento fino ai prima decenni del Novecento e di riconnettere la facciata Ovest con il suo giardino in quella assialità caratterizzata da elementi architettonici e naturalistici voluta dai conti Solaro di Govone.

L’intervento si inserisce in un generale progetto di valorizzazione della terrazza superiore, su cui sorge il castello, finanziato con 300mila euro dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, che prevede il consolidamento dei muri di sostegno e degli scaloni monumentali per accedere al castello dai giardini.

Quando ci si approccia a interventi così consistenti di valorizzazione di un bene culturale ci si trova spesso a dover scegliere tra la volontà di conservare i ricordi di una parte della popolazione oppure restituire coerenza e integrità a un monumento. In questo caso il miglioramento dal punto di vista storico e artistico che si otterrà per il castello reale di Govone, al termine di tutti gli interventi, è sicuramente molto importante. Per questo motivo si è scelto di ipotizzare di demolire il muro dell’ex-asilo, che ha concluso la sua funzione di proteggere generazioni di piccoli govonesi, consapevoli che comunque l’ultima parola sulla possibilità di abbattere questo manufatto spetti al Segretariato regionale per il Piemonte, ente di tutela preposto alla valutazione del valore storico artistico dell’intervento, che non si è ancora espresso».

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