Ripartenza: il Comune divide il suo tesoretto tra famiglie e aziende

La sostanziosa variazione di bilancio sarà messa ai voti durante il Consiglio comunale di giovedì 11: previsti aiuti alle famiglie con bambini e alle aziende colpite dalla crisi

Ripartenza: il  Comune divide il suo tesoretto tra famiglie e aziende

CONTI PUBBLICI  Sarà discussa nel Consiglio comunale di questa sera, giovedì 11 giugno, la manovra economica del Comune che prevede l’erogazione di 2,7 milioni per l’emergenza Covid-19. La seduta, alle 17, verrà trasmessa in diretta YouTube sul canale Città di Alba.

Il compito di illustrare la variazione, nella riunione della Commissione consiliare tenutasi venerdì scorso, è toccato all’assessore al bilancio Bruno Ferrero: «Andremo ad approvare una manovra da due milioni e mezzo. Ci sono altri duecentomila euro ancora da destinare: nessun’altra città della Granda metterà in campo tante risorse come il nostro Comune e di questo andiamo particolarmente orgogliosi».

Per le famiglie. Presentata in anteprima a Gazzetta dal sindaco Carlo Bo, la manovra vede una sostanziale novità nei fondi che saranno destinati alle famiglie. La maggioranza in principio aveva pensato di destinare cento euro a ogni famiglia con bambini e ragazzi con meno di 16 anni, senza distinzioni, per poi fare dietrofront: «Pur convinti che l’emergenza abbia portato disagi e spese per tutte le famiglie albesi, riteniamo giusto dividere il contributo in base agli scaglioni di reddito che andremo a individuare e attuare una distribuzione equa dei 430mila euro messi a disposizione per i 4.300 albesi minori di 16 anni», ha commentato Ferrero.

L’Egea contribuirà con centomila euro destinati al pagamento delle utenze e degli affitti delle persone in maggiore difficoltà.

Cresce di 110mila euro il contributo per Estate ragazzi, rispetto ai duecentomila annunciati dal sindaco; 210mila euro saranno destinati al consorzio socioassistenziale per le maggiori spese richieste dall’assunzione di personale, per il rispetto delle norme previste per contrastare il contagio. I restanti centomila euro andranno a sostegno delle famiglie con figli che parteciperanno all’Estate ragazzi.
È una novità, rispetto alle anticipazioni del primo cittadino al nostro giornale, anche la destinazione di cinquantamila euro al personale sanitario operante ad Alba durante l’emergenza.

La somma di 160 mila euro servirà per confermare i buoni spesa, completando la rosa dei contributi destinati alle famiglie, per un totale di 1.041.000 euro.

Per le aziende. «Uno dei contributi maggiori, 250mila euro, andrà al settore più colpito dall’emergenza coronavirus: il turismo. I fondi saranno destinati espressamente al rilancio di questa attività sul nostro territorio», ha precisato l’assessore Ferrero introducendo la quota di contributi per le aziende: ben 1.215.000 euro che saranno erogati con bandi. Le modalità per accedervi saranno comunicate nelle prossime settimane. Per attività artigianali, piccole e medie imprese saranno messi a disposizione 210mila euro.

Al commercio in tutte le sue forme, quindi a negozi, ma anche a bar e ristoranti, saranno destinati 320mila euro, la voce più onerosa tra quelle destinate alle aziende. L’ampliamento dei dehors di alcuni locali sugli stalli blu della sosta a pagamento costerà alla città trentamila euro da versare a Parcheggi Italia. Per iniziative che favoriscano l’occupazione, con particolare attenzione all’agricoltura, piazza Duomo stanzierà 50mila euro.

«Vista l’incertezza riguardo ai contributi previsti dallo Stato per sostenere l’economia, abbiamo pensato allo stanziamento di ulteriori duecentomila euro che portano il totale della variazione a 2,7 milioni, per sostenere le imprese che non verranno coinvolte negli incentivi governativi», ha concluso l’assessore.

I borghi avranno 2.500 euro ognuno, 270mila per sanificare le venti scuole

Nella variazione da 2,7 milioni c’è anche un contributo a sostegno dei nove borghi e della Giostra delle 100 torri: sarà pari a 2.500 euro per ciascun gruppo, per un totale di 25mila euro.

Ai gruppi di Protezione civile, impegnati in prima linea nell’emergenza coronavirus, ne vanno altri ventimila. Ai servizi del settore terziario, della pubblica utilità e alle attività professionali saranno destinati 70mila euro. Di poco inferiore, circa 60mila euro, è il contributo per il settore agricolo. Alle strutture ricettive andranno centomila euro, in base alla quota della tassa di soggiorno versata negli scorsi anni. La stessa cifra sarà destinata a misure per il sostegno alla liquidità di impresa.

La variazione si conclude con 271mila euro di fondi che saranno spesi per sanificare parchi e uffici comunali, oltre ai venti plessi scolastici (10mila euro ognuno), per contribuire a una ripresa delle lezioni in piena sicurezza per gli alunni.

Dall’opposizione Tibaldi ribadisce: «Si sarebbe potuto fare molto meglio»

L’opposizione è critica, per usare un eufemismo, verso la manovra economica prevista dalla Giunta Bo. A fare da portavoce di Uniti per Alba è Claudio Tibaldi, presidente della Commissione consiliare competente in materia di finanze.

Tibaldi spiega: «Siamo a giugno e andremo ad approvare la prima variazione al bilancio 2020. È pensata per la Fase 2, quando il nostro Paese è ormai in Fase 3. Pensiamo che sia tardiva: non per nulla avevamo scritto al sindaco il 29 aprile, a margine dell’ultimo Consiglio comunale. Avevamo chiesto a Bo di attivarsi con i contributi per non arrivare tardi nell’aiutare la popolazione. Se già dal 29 aprile il Municipio si fosse mostrato vicino alla popolazione iniziando a programmare e stanziando le prime risorse, non saremmo nella situazione attuale».

Il riferimento di Tibaldi è chiaro: «È positivo che il Comune abbia stanziato fondi ulteriori per l’Estate ragazzi, ma se i soldi fossero stati destinati ad aprile, quando lo abbiamo chiesto, ora non ci troveremmo a inseguire la partenza dell’Estate ragazzi. Pensiamo che fosse possibile programmare, visto che l’iniziativa si tiene ogni anno nello stesso periodo, ma la maggioranza ha dimostrato più volte di non avere visione». E adesso? «Chiediamo una ripartizione equa dei 420mila euro destinati alle famiglie in base al reddito Isee, mentre siamo contrari a un contributo a pioggia per tutti che non aiuterebbe chi ha vissuto i maggiori disagi».

Tibaldi conclude: «Nel complesso possiamo dire che l’Amministrazione andrà a impiegare parte dell’avanzo ereditato dalla consiliatura Marello, con alcuni stanziamenti condivisibili e altri da rivedere. Tra questi da considerare i 50mila euro destinati a incentivare il lavoro agricolo: davvero troppo poco per un settore dell’occupazione, che deve essere rilanciato in ogni modo».

Marcello Pasquero

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