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Salesiani di Bra: l’estate ragazzi è iniziata lunedì ed è approdata su Avvenire

BRA «Anche i giornali nazionali in parlano di noi!»: scrive con orgoglio don Alessandro Borsello, direttore dei salesiani di Bra parlando dell’articolo sugli oratori comparso su Avvenire, quotidiano della Cei, che mercoledì 17 giugno, parla degli oratori e dell’attività che iniziata lunedì 15 giugno

Entusiasmo, voglia di oratorio, disponibilità a preparare l’ambiente per i più giovani. Dopo mesi di chiusura, sono ripartite le attività nei cortili dei Salesiani Bra. Perché l’oratorio è una casa per i giovani. Un estate per i giovani, non la classica estate ragazzi, perchè la pandemia ha cambiato tutto e sono più che mai realizzate le parole che don Alessandro diceva a maggio: «Magari non faremo le stesse cose di prima, ma qualcosa ci inventeremo».

Salesiani di Bra: l’estate ragazzi è iniziata lunedì ed è approdata su Avvenire

Così è stato. Per entrare nel grande cortile, bisogna passare dalla zona di pre-triage, farsi misurare la temperatura con termoscanner e rispondere al dettagliato questionario sulle condizioni di salute dell’intera famiglia. E questo avviene tutti i giorni, per ciascuno dei ragazzi che partecipa alle attività estive. Il Piemonte è una delle zone più colpite dal coronavirus e le norme regionali sono severissime.

«A inizio maggio – racconta don Alessandro Borsello – non sapevamo cosa avremmo realisticamente potuto fare. Poi c’è stato un lavoro di coordinamento, anche con il tavolo oratori Piemonte e il Comune, per mettere in campo delle iniziative, nel pieno rispetto di tutte le regole. Era una sfida pastorale della massima importanza».

La sfida al momento è vinta, l’oratorio è ritornato ad essere il luogo dei ragazzi. Si è ripopolato, perchè una casa salesiana con i cortili vuoti fa un certo effetto. Ed esiste un gruppo di volontari, sia al mattino che al pomeriggio che si presta per il lavoro del triage, senza contare l’apporto di animatori ed educatori.

Lino Ferrero

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