MONTÀ La seconda tranche del contributo (15mila euro), stanziato dal Comune per l’Ecomuseo delle rocche del Roero, appena deliberata dalla Giunta, offre lo spunto per spiegare tappe e modalità di questa importante istituzione. Era il primo aprile 2003 quando la Regione istituì l’Ecomuseo, individuando in Montà il soggetto giuridico gestore. Per rendere operative tutte le attività istituzionali il Comune si avvale dell’associazione Ecomuseo delle rocche, istituita nel 2009, che è costituita da Montà e dall’associazione Museo arti e mestieri di un tempo di Cisterna d’Asti. Per le attività di gestione, l’associazione dispone di due unità di personale (Olga Scarsi e Valentina Giorio) che sono incaricate del coordinamento e della promozione delle attività ecomuseali, dell’organizzazione e gestione degli eventi e dell’accoglienza turistica.
Il Comune di Montà impegna fondi propri, per cui anche il documento unico di programmazione 2020-2022 approvato a marzo prevede la corresponsione delle quote spettanti all’Ecomuseo delle rocche per le spese sostenute per le attività istituzionali. Tra i compiti del Comune, in accordo con l’associazione, rientra quello di sottoporre alla Regione le istanze di contributo. Intanto, pur con l’annullamento a causa del Covid-19 dei Notturni nelle rocche, la rete sentieristica è stata mantenuta, con importanti interventi di messa in sicurezza, che hanno permesso la riapertura. Al momento non è possibile organizzare eventi di fruizione collettiva dei sentieri, ma si può camminare in autonomia o con la propria famiglia mantenendo le opportune distanze.
Prima di effettuare un’escursione, per essere certi dell’effettiva percorribilità dei sentieri, è importante contattare l’ufficio turistico (aperto al pubblico il martedì e sabato mattina, dalle ore 9.30 fino alle 12.30) scrivendo a info@ecomuseodelle rocche.it oppure telefonando al numero 0173-97.61.81.
Giorgio Babbiotti
