Allena, la donna che ha dato nuova vita alla Fiera, rilancia

L’INTERVISTA Liliana Allena è stata confermata presidente dell’ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba per i prossimi cinque anni. Il 9 luglio i tre soci – Comune di Alba, Giostra delle cento torri e Associazione commercianti albesi – si sono trovati d’accordo all’unisono.

Liliana Allena candidata con la lista civica Per Alba Cirio

A parlare per Allena sono stati i numeri molto lusinghieri di un bilancio triplicato, passato da 570mila euro del 2014 a 940mila nel primo esercizio, per arrivare a 1.750.000 euro nel 2019. La presidente ha moltiplicato l’impegno e anche l’organico dell’ente Fiera, passato da tre dipendenti nel 2015 a sei, con un direttore calatosi molto bene nella realtà locale: Stefano Mosca.

Allena, i numeri non lasciavano spazi. Felice?

«Una riconferma non è qualcosa di scontato. Dal canto mio so di aver dato il massimo, con il Consiglio di amministrazione, per fare un buon lavoro. In questi anni ho cercato di costruire una squadra affiatata e di dare all’ente Fiera una struttura organizzativa, con un direttore e professionisti di assoluto valore. Sono contenta che questo sforzo sia stato compreso. Ringrazio il sindaco di Alba Carlo Bo, la precedente Amministrazione, la Regione Piemonte e la fondazione Crc».

Rispetto a cinque anni fa le premesse sono diverse. Riesce a essere ottimista?

«Sappiamo che l’emergenza Covid-19 imporrà di ridisegnare la Fiera internazionale del tartufo, ma anche questa è una sfida stimolante. Innanzitutto abbiamo confermato una manifestazione di nove settimane e questo la dice lunga sulla ventata di ottimismo che ci anima, in un periodo in cui tanti eventi sono stati cancellati. Non ho perso affatto l’entusiasmo e gli stimoli».

Domani, mercoledì 15 luglio, nel castello di Roddi toglierete il velo sulla novantesima edizione della manifestazione ideata da Giacomo Morra. Che Fiera sarà?

«Sarà una Fiera carica di speranza, un veicolo di rilancio per il territorio dopo l’emergenza coronavirus: dovremo adattarci alle normative, ma non si rinuncerà al Palio degli asini e a molti format studiati negli ultimi anni, all’insegna della collaborazione con più realtà italiane e con il coinvolgimento di Langhe, Roero e Monferrato oltre che della Regione Piemonte».

Cosa pensa del Cda che l’accompagnerà?

«Ringrazio i consiglieri uscenti Luca Sensibile, Piercarlo Verney e Francesco Cordero. Al mio fianco avrò ancora Marco Scuderi, spalla affidabile, ma anche memoria storica della Fiera e persona competente. Domenico Boeri sarà un valido collaboratore e valuto positivamente l’ingresso di due giovani, con competenze nel mondo del turismo e dell’organizzazione di eventi e manifestazioni».

La sua gestione ha portato in cinque anni il fatturato a triplicare. Questo però sarà l’anno zero.

«Non sarà possibile confermare i numeri degli ultimi anni. Nell’anno zero, la priorità sarà salvaguardare i nostri collaboratori: il bilancio di previsione va in questo senso: dare stabilità al nostro organigramma. Ma posso aggiungere una considerazione?».

Certo!

«Sono soddisfatta non tanto per aver ottenuto questo fatturato, ma per aver impostato una struttura e per aver ampliato l’offerta della Fiera del tartufo agli aspetti culturali, artistici, di design, enogastronomia e relazioni».

Come vorrebbe la Fiera del tartufo tra cinque anni?

«La sfida è riuscire a piazzare sempre più in alto il brand del tartufo bianco d’Alba. Ci riusciremo se sapremo mettere a sistema le attività create in questi anni, lavorando uniti per il territorio, con cuore, con cervello e con coraggio, ma senza dimenticare fondamenta stabili. Insieme ce la faremo e la Fiera aiuterà il nostro territorio a superare l’emergenza sanitaria, come l’ha aiutato ad affrancarsi dalla malora».

Marcello Pasquero

Scuderi sarà ancora il braccio destro, ma ci sono polemiche su Boeri

IL CONSIGLIO Dal tavolo fra i soci della Fiera internazionale del tartufo bianco arrivano conferme e sorprese per il Consiglio di amministrazione. Partiamo dalle prime, con Liliana Allena e Marco Scuderi di nuovo presidente e vice. Così per il collegio dei revisori, con Roberto Berzia, Pier Giuseppe Baima e Marco Ansaldi.

La Giostra delle cento torri ha nominato invece vicepresidente Domenico Boeri, già presidente del Consiglio comunale e vicepresidente di Famija albèisa. Gli altri nomi: si comincia da Andrea Lusso, 39 anni, architetto che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi per giovani ed è abilitato come coordinatore della sicurezza, tecnico competente in acustica e formatore per salute e sicurezza sul lavoro.

Ci sarà poi in Cda Stefano Ventura, 31 anni, consulente aziendale specializzato in marketing e organizzazione aziendale per piccole imprese. È un tecnico dei servizi turistici con la qualifica di operatore nella promozione di eventi. Ventura è stato consigliere comunale a Sinio e referente della minoranza nell’Unione dei Comuni della Langa e del Barolo, oltre che presidente del Leo club e coordinatore della lista Alba domani, in supporto a Carlo Bo alle ultime elezioni.

Fabio Tripaldi, a nome di Uniti per Alba, l’opposizione di centrosinistra nel Consiglio comunale albese, commenta: «Facciamo i migliori auguri a Liliana Allena e Marco Scuderi e salutiamo con favore la nomina di due giovani con esperienza nel settore del turismo e delle manifestazioni, che auspichiamo possano fare bene nel nuovo ruolo. Un discorso a parte riguarda invece Domenico Boeri».

Per Boeri non dovrebbe esserci una questione d’incompatibilità in quanto il Comune partecipa con una cifra molto inferiore al 10 per cento delle entrate dell’ente Fiera, ma Tripaldi sottolinea: «Non citiamo l’incompatibilità, ma l’opportunità. Non riteniamo opportuno che il presidente del Consiglio comunale di Alba, nonché vicepresidente della Giostra delle cento torri e della Famija albèisa diventi anche membro del Consiglio di amministrazione dell’ente Fiera. Per questo invitiamo Boeri e il sindaco Carlo Bo a riflettere sulla logica di questa nomina e a non pararsi dietro al fatto che arriverebbe dalla Giostra delle cento torri».

m.p.

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