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Bruna Sibille: «Presto avremo i benefici del nuovo ospedale»

Bruna Sibille: «Presto avremo i benefici del nuovo ospedale»

SANITÀ «Oggi è pienamente operativo l’ospedale di Verduno. Nel mio cuore, come in quello di tante persone che per anni si sono battute perché quest’opera vedesse finalmente la luce, affrontando il dileggio spesso fondato di quasi tutto il “popolo di Facebook”, oggi si mescolano una immensa soddisfazione e un grosso timore».

Bruna Sibille, già sindaco di Bra per due mandati, non può che esternare soddisfazione (e qualche paura) per l’apertura dell’ospedale unico di Alba-Bra. Continua: «Il timore è quello che ci vorrà tanto tempo per rimarginare le ferite che ha patito Bra in questi anni, con il progressivo depauperamento del Santo Spirito, culminato lo scorso 20 marzo, con la chiusura del pronto soccorso e poi dei vari reparti. Sono stati quattro mesi complicati e dolorosi, in cui tanta gente si è sentita abbandonata a sé stessa».

Ma aggiunge: «Adesso finalmente le cose cambiano. Il pronto soccorso di Verduno, collegato a un Dea di avanguardia che a Bra non era nemmeno pensabile, dista solo 9 chilometri, che sono una distanza normale per la maggioranza dei cittadini italiani. Il mito che sia “irraggiungibile” è infondato; adesso occorre rendere più veloce e sicura la strada d’accesso, anche se un bus permette di raggiungerlo, dal Movicentro, con cadenza oraria. I cittadini iniziano anche a toccare con mano che a Verduno non si andrà con la stessa frequenza con cui si andava al Santo Spirito». Questo perché la cosiddetta “medicina territoriale” rimane immutata nel vecchio ospedale, la cui parte storica diverrà progressivamente la Casa della salute. Tenendo sempre presente che, in caso di grave pericolo per la salute, occorrerà rivolgersi al 112, le cui ambulanze (anche medicalizzate) sono posizionate presso il Santo Spirito.

Conclude Sibille: «Ci sarà un periodo di rodaggio, con inevitabili malfunzionamenti per i quali occorrerà avere ancora un po’ di pazienza: ringrazio fin d’ora tutti gli operatori che hanno anche affrontato il pesante onere del trasloco. Progressivamente toccheremo con mano i benefici di una struttura nuova e piena della più avanzata tecnologia, governata però dalle stesse mani del personale che abbiamo imparato ad apprezzare a Bra e ad Alba. Ma anche spazi luminosi e comfort impossibili in una struttura vecchia di secoli. Faccio solo due esempi: l’emodinamica (cardiologia) 24 ore per 7 giorni, mai stata presente nella nostra Asl, e la radioterapia, per la quale non ci saranno più le lunghe “tradotte” fino a Cuneo o ad Asti. Un grazie di cuore alla fondazione Nuovo ospedale, che tanto ha contribuito, non solo finanziariamente ma anche sostenendo sul territorio un progetto a cui pochi continuavano a credere».

v.m.

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