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Giuseppe Dacomo: «Ci gestiamo i rifiuti, risparmiando»

Il presidente Coabser contrario alle scelte regionali che puntano a unificare il servizio

Giuseppe Dacomo: «Ci  gestiamo i rifiuti, risparmiando»

IL CASO  Il Consorzio albese-braidese servizi rifiuti (Coabser) e i Comuni di Langa e Roero si schierano contro la decisione della Regione di andare verso l’Ato (Autorità territoriale omogenea) unica per la gestione del pattume, che potrebbe penalizzare fortemente la nostra area.

L’iter parte dal disegno di legge numero 88 presentato dalla Giunta, che intende modificare la legge regionale 1 del 2018 sulla gestione dei rifiuti. Di fronte ai ritardi nell’accorpamento dei consorzi in una struttura di area vasta, previsto dalla normativa regionale fin da due anni addietro, l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati ha più volte sottolineato la volontà di introdurre l’opzione sulla scelta.
«È necessario inserire criteri per premiare i consorzi che raggiungono gli obiettivi e commissariare chi non è in grado di farlo», ha ora spiegato l’assessore Marnati. La nuova organizzazione prevede l’Ato unica e subambiti di area vasta, corrispondenti agli attuali consorzi.

Giuseppe Dacomo, presidente del Coabser, è intervenuto nel dibattito in Regione con i presidenti dei consorzi e relaziona sull’avanzamento dell’iter di modifica della legge: «La proposta della Regione non ci soddisfa, perché demanda a Torino la gestione degli impianti che in provincia di Cuneo sono efficienti ed economici. Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul mantenimento dei consorzi, ma non sulla gestione degli impianti e quindi abbiamo espresso la nostra contrarietà all’assessore Marnati».

Poi, Dacomo aggiunge: «La Granda è in grado con gli impianti dei tre consorzi attuali di gestire tutto il ciclo dei rifiuti ed è concreta l’idea di costruire un biodigestore a Borgo San Dalmazzo. Non possiamo perdere la nostra autonomia».

Da questa contrarietà arriva la proposta di delibera presentata dal Coabser e inviata a tutti i Comuni di Langhe e Roero per l’approvazione. Bra e numerosi centri legati ai servizi del Coabser hanno già approvato la linea di contrarietà al contenuto della proposta regionale. Nella delibera si rileva un disegno eccessivamente dirigista per il governo dei rifiuti, in particolare per quanto riguarda la gestione degli impianti, che nel disegno di legge interessano il trattamento dei rifiuti indifferenziati, dei rifiuti organici e dei rifiuti ingombranti. Il Coabser teme anche l’aumento del costo del servizio.
«Le delibere approvate dagli oltre cinquanta Comuni saranno inviate alla Regione con la richiesta di un nuovo incontro con l’assessore Marnati per cercare di arrivare a una decisione condivisa che non penalizzi il nostro territorio», conclude Dacomo.

In Piemonte il costo medio della tariffa rifiuti per abitante è di 165 euro l’anno: nella provincia di Cuneo, completamente autosufficiente nel ciclo dei rifiuti, si scende invece a 118 euro pro capite e a una delle cifre più basse d’Italia per il solo Coabser, pari a 91 euro a testa l’anno.

È facile, quindi, capire le motivazioni per cui il nostro consorzio non veda di buon occhio la nascita di un’Ato regionale per la gestione dei rifiuti che potrebbe costare non poco ai cuneesi.

Il preselettore che sceglie e recupera i vari materiali

I consiglieri della seconda Commissione permanente albese hanno visitato l’impianto di preselezione di Sommariva del Bosco, in località Grangia, nei pressi dell’autostrada Torino-Savona.

A relazionare sulla visita è il presidente, il consigliere forzista Stefania Balocco: «Il centro raccoglie e tratta 30mila tonnellate di rifiuti indifferenziati l’anno, che arrivano da tutti i 54 Comuni del consorzio. Grazie a Str (Società trattamento rifiuti), che gestisce l’impianto consortile, abbiamo assistito a tutte le fasi, dall’arrivo dell’immondizia al vero e proprio preselezionamento, operazione che divide l’umido dal secco e permette di recuperare i materiali, senza farli finire in discarica e poi cedendoli al cementificio Buzzi di Cuneo».

Balocco aggiunge: «Questi centri sono fondamentali, perché permettono di non fare finire in discarica più del 60 per cento dei rifiuti. Tutti però possiamo fare di più, perché anche nel territorio di Alba la quantità di rifiuti indifferenziati è in aumento: è importante che, a partire dall’Amministrazione fino ai singoli cittadini, ci sia un maggiore sforzo nella raccolta differenziata. Inoltre, occorre cercare di produrre meno rifiuti a monte, dove possibile. È importante fare bene la raccolta differenziata, non sprecare cibo, utilizzare meno “usa e getta” e più oggetti riciclabili, scegliere di comprare meno imballaggi e meno packaging, fare il compost, avere cura di non disperdere i materiali nell’ambiente, perché più produciamo pattume, più inquiniamo».

Marcello Pasquero

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