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Il giro del Piemonte di Paola Gianotti per la sicurezza dei ciclisti

Il giro del Piemonte di Paola Gianotti per la sicurezza dei ciclisti 4

TORINO Dall’11 al 18 luglio Paola Gianotti pedalerà per oltre 1.500 chilometri attraversando 80 Comuni piemontesi con l’obbiettivo di valorizzare il territorio e installare una decina di cartelli per ogni comune, che invitano a prestare attenzione ai ciclisti sulla strada. L’atleta eporediese, che detiene 3 Guinness world record, tra cui l’essere la donna più veloce del mondo ad aver fatto il giro del mondo in bici, per il terzo anno consecutivo doveva anticipare di un giorno tutte le tappe del Giro d’Italia maschile, per portare avanti la campagna sul rispetto del ciclista sulla strada. Con l’annullamento della Corsa Rosa ha riformulato l’impresa pedalando nella sua regione. La partenza del Giro del Piemonte di Paola è prevista l’11 luglio da Macugnaga. Nella prima tappa l’atleta attraverserà il Verbano-Cusio-Ossola e il Novarese, nella seconda l’Alessandrino, e nella terza la provincia di Asti mentre nella quarta pedalerà e posizionerà i cartelli sul percorso della gran fondo Fausto Coppi di Cuneo. Infine, nella quinta, sesta e settima tappa Paola pedalerà nel Torinese. L’arrivo è previsto il 18 luglio a Ivrea.  Durante il suo giro del Piemonte, Paola si fermerà in ogni comune attraversato: sarà anche l’occasione per momenti di racconto del progetto, dedicato alla giusta convivenza tra automobilisti e ciclisti. I cartelli apposti da Paola invitano i ciclisti e gli automobilisti a mantenere una distanza tra i veicoli di un metro e mezzo. Nei circa 1.500 chilometri di pedalata si monteranno 500 cartelli.

Il giro del Piemonte di Paola Gianotti per la sicurezza dei ciclisti 3

 

Commenta  Paola Gianotti: «Ogni 35 ore, sulle strade italiane, muore un ciclista. La Regione e i Comuni piemontesi hanno recepito con entusiasmo l’iniziativa, dando il sostegno all’installazione della cartellonistica lungo le strade. Questa sensibilità mi rende orgogliosa della mia terra e non vedo l’ora di iniziare questa pedalata sociale. Insieme a Marco Cavorso e Maurizio Fondriest, estenderò l’iniziativa ad altre virtuose regioni italiane».

La campagna sulla sicurezza di Paola parte nel 2014, al suo rientro dal giro del mondo, durante il quale fu investita da una vettura in fase di sorpasso. L’incidente le causò la frattura della quinta vertebra cervicale. Da allora, insieme a Marco Cavorso, padre del ciclista quattordicenne Tommy, ucciso nel 2010 da un’auto e  Maurizio Fondriest, campione mondiale di ciclismo, Paola porta avanti una campagna di sensibilizzazione e di attenzione alla sicurezza sulle strade. L’atleta è da sempre impegnata in eventi sociali: il 18 aprile scorso, in piena emergenza Covid ha pedalato per 12 ore in casa sui rulli, per raccogliere fondi. Con il ricavato Paola ha acquistato 10mila mascherine chirurgiche che sono state donate all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino e all’ospedale di Ivrea.

 

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