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L’arte di David Tremlett ha ridato colore all’ex oratorio di Serravalle

L’arte di David Tremlett ha ridato colore all’ex oratorio di Serravalle

SERRAVALLE LANGHE Venerdì scorso l’artista inglese David Tremlett ha inaugurato a Serravalle la sua quarta opera nella zona, intitolata Per le Langhe. Nell’occasione, l’ente turismo turismo Langhe Monferrato Roero ha organizzato per un gruppo di giornalisti un tour delle quattro opere firmate da Tremlett: la cappella del Barolo a La Morra, la chiesetta di Coazzolo, l’Open space San Maurizio 1619 a Santo Stefano Belbo e l’ex oratorio di San Michele, a Serravalle Langhe. Il tour getta le basi per un progetto più ampio, che prevede la creazione di un prodotto turistico legato all’arte contemporanea e al design. Un progetto che permetterà di apprezzare non solo il patrimonio artistico del territorio, ma anche quello paesaggistico, enogastronomico, culturale e della tradizione.

L’ultima opera ha portato Tremlett a Serravalle, in alta Langa, un territorio che sembra nato per il turismo all’aria aperta. L’artista ha abbellito la parte moderna all’interno dell’ex oratorio di San Michele, situato nel centro del paese. L’intervento è stato commissionato dal sindaco Davide Falletto. L’opera è uno straordinario connubio tra arte moderna e antica. Infatti, una parte dell’ex oratorio mantiene un ciclo di affreschi quattrocenteschi d’impronta tardogotica. La struttura è inserita nel progetto Chiese a porte aperte, con un’App che permetterà l’accesso all’ex oratorio.

Commenta il sindaco di Serravalle Davide Falletto: «Per le Langhe è nata tre anni fa, in una delle tante visite di David in Langa, ma all’epoca non sapevamo ancora che avrebbe avuto questo nome. Una volta trovati i fondi, anche grazie alla fondazione Crt, e messo a punto il progetto condividendo alcune versioni con la Soprintendenza, si trattava soltanto di realizzarlo. Poi è arrivato finalmente il momento dell’esecuzione, ma è arrivato anche il Covid-19». Continua Falletto: «Con David ci siamo detti che questa doveva essere un’opportunità: la sua prima opera post Covid-19. Così ha voluto coinvolgere tutti i suoi collaboratori per dare loro un segnale forte di speranza e ripartenza. Da qui nasce Per le Langhe, scritto anche in cinese. L’importanza per il nostro territorio è chiara: questo percorso permette di unire le tre Langhe, quella del Barolo, quella astigiana e quella alta».

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