Quest’anno non ci sarà la celebrazione del perdono di Assisi alle Clarisse di Bra

Dalle suore di clausura una lezione  di solidarietà a tutto il paese 5

BRA, città francescana per la preziosa e plurisecolare presenza dei figli (Cappuccini) e delle figlie (Clarisse) di san Francesco invita i fedeli a unirsi a loro nella preghiera ricordando il santo di Assisi. In città sono due i luoghi di preghiera e raccolta: la chiesa del Monastero delle Clarisse in viale Madonna dei fiori 3 e la chiesa del Convento di Santa Maria degli Angeli sulla Rocca.

Sono due anche i momenti tradizionali per celebrare la ricorrenza: il perdono di Assisi del 2 agosto e il triduo in preparazione della festa di santa Chiara, prevista l’11 agosto ma il periodo di emergenza sanitaria rende indispensabili alcuni cambiamenti: «Il perdono di Assisi, inteso come celebrazione, quest’anno non lo faremo», spiega suor Maria Amata, badessa del Monastero braidese. «Non abbiamo lo spazio adeguato per le confessioni, poi, il 2 agosto cade di domenica. Ci dispiace tanto, ma è così, quest’anno. Faremo invece il triduo e la festa di santa Chiara».

Il perdono di Assisi risale alla visione avuta da Francesco una notte dell’anno 1216 nella chiesetta della Porziuncola vicino ad Assisi. Vide sopra l’altare Cristo e alla sua destra la sua santissima madre, circondata da una moltitudine di angeli e gli chiesero cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: ampio e generoso perdono con una completa remissione di tutte le colpe a tutti colore che visiteranno questa chiesa. Il papa Onorio III, che in quei giorni si trovava a Perugia, dette la sua approvazione, così il 2 agosto di ogni anno, da mezzogiorno a mezzanotte, pregando in una chiesa francescana si ottiene l’indulgenza plenaria.

Lino Ferrero

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