Richiesto subito dalla Lega un Consiglio comunale aperto

Richiesto subito dalla Lega un Consiglio comunale aperto

LE OPPOSIZIONI Sulla vicenda che ha portato la magistratura a scoprire una locale della ’ndrangheta in città, all’arresto di 12 persone e alle dimissioni dell’assessore Massimo Borrelli, la Lega chiede un Consiglio comunale aperto, in un luogo che possa favorire un’ampia partecipazione pubblica.

Per il partito di Salvini sarebbe anche necessaria l’istituzione di una commissione d’indagine, chiedendo che operi nel più breve tempo possibile, tanto da fornire un primo resoconto dettagliato già nel Consiglio comunale convocato per il 28 luglio. Spiega il senatore Giorgio Bergesio: «Come Lega, siamo e continueremo a essere garantisti, senza pubbliche accuse arbitrarie, senza colpevoli fino a sentenza definitiva, ma riteniamo che la gravità della situazione non possa ridursi a delle semplici dimissioni e a comunicati stampa vari». Poi aggiunge: «Il sindaco, il suo predecessore e la maggioranza tutta hanno delle responsabilità etiche e morali nei confronti dei cittadini e devono rendicontare sull’accaduto ai braidesi, fornendo risposte chiare ai cittadini».

Sergio Panero, capogruppo della lista civica Insieme per Bra, aggiunge: «Di fronte alle accuse di voto di scambio e rapporti con la criminalità organizzata di stampo mafioso, occorre fare chiarezza. Le persone che dovessero risultare coinvolte devono lasciare gli incarichi, perché solo così si potrà dimostrare la piena volontà di tracciare una cesura netta rispetto alla contiguità con certi ambienti». E conclude: «Ci chiediamo se non sia doveroso che l’attuale Amministrazione tragga le dovute conclusioni in merito a un esito elettorale che non potrà mai più essere visto come scevro da contaminazioni e su cui graverà per sempre l’ombra dell’irregolarità. In una situazione già complessa come quella dell’emergenza sanitaria e socioeconomica legata al Covid-19, Bra non può permettersi di affrontare la sfida della ripresa guidata da un’Amministrazione turbata dalle indagini della magistratura. L’unica soluzione è quella di rimettere tutti, maggioranza e opposizione, il mandato, ridando la parola ai cittadini braidesi».

v.m.

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