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Dogliani: l’archivio di Schellino sarà riordinato per creare una banca dati

Dogliani: l’archivio di Schellino sarà riordinato per creare una banca dati

DOGLIANI Su incarico del Comune, le archiviste Roberta Audenino e Wanda Gallo hanno iniziato la schedatura della parte dell’archivio di Giovanni Battista Schellino donata nel 2018 da Elisabetta Gabetti, figlia di Lorenzo Gabetti e nipote di Maria Delfina Fusina. Il progetto, avviato dal sindaco Franco Paruzzo in occasione del bicentenario della nascita dell’architetto, sta proseguendo con l’attuale Amministrazione. La definizione dell’intervento è stata concordata con Antonella Pieri, della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Nel 2018, per ricongiungere le parti dell’archivio Schellino, in passato separate dall’archivio privato, Elisabetta Gabetti aveva deciso di completare la donazione del padre, consegnando al Comune le carte.  La documentazione è composta da 1.756 unità, che vanno dal 1730 al 2005. L’archivio comprende materiali vari, prodotti e raccolti dallo Schellino: corrispondenza, atti notarili, minute, fotografie, schizzi e disegni, appunti, documentazione contabile, testi a stampa e documenti legati alla sua attività di amministratore, per esempio dell’ospedale di Dogliani. La schedatura e la redazione dell’elenco servirà a creare una banca dati alla quale attingere per i successivi interventi archivistici, di tutela e promozione dell’archivio. L’obiettivo è di preservare, valorizzare e promuovere il fondo archivistico, in riconoscimento del suo valore culturale e testimoniale.

Elisa Pira

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