NIELLA BELBO Il Comune di Niella Belbo ha sistemato la confraternita dei Battuti bianchi. La chiesa è stata costruita intorno al 1400 ed è stata recentemente recuperata nella parte absidale e presbiteriale a seguito del crollo della navata centrale. È stata dedicata a San Sebastiano perché la confraternita, composta da laici, si formò nell’oratorio omonimo.
Il nome dei battuti deriva dalla penitenza della flagellazione in uso in quell’epoca. In realtà la confraternita era formata da vari tipi di Battuti: bianchi, verdi, rossi e neri, tutti con precise e diverse funzioni. I Battuti bianchi in particolare si occupavano di assistenza agli orfani, ai trovatelli ammalati e ai poveri. «Il recupero ha permesso di trasformare l’edificio nella sede dell’archivio storico-fotografico e documentale del nostro paese, a partire dal 1901 fino ad arrivare ai giorni nostri», sottolinea il sindaco di Niella Belbo Emanuele Sottimano.
Fabio Gallina
