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Treni: la Regione penalizza ancora una volta la provincia di Cuneo

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CUNEO Il sindacato Filt Cgil che si occupa dei lavoratori dei trasporti lancia l’allarme sulla riduzione del servizio ferroviario regionale. «Abbiamo assistito alla forte riduzione del servizio a causa dell’emergenza Covid, poi alla ripresa parziale e scaglionata durante l’estate. Il cuneese, pesantemente penalizzato, aveva ricevuto rassicurazioni dall’amministrazione regionale riguardo un graduale ritorno alla normalità durante l’autunno.   Purtroppo a pochi giorni dalla riapertura  delle scuole  scopriamo una serie ulterioredi tagli», scrive la segreteria provinciale in una nota.

Dal 9 settembre tutte le corse sulla tratta Savigliano Saluzzo (16 treni giornalieri) e sulla Cavallermaggiore Bra (31 treni giornalieri) sono state rimosse dall’orario ufficiale; il capoluogo Cuneo, Fossano e Bra perdono il primo e l’ultimo convoglio della giornata diretto a Torino; Mondovì e Ceva avranno primo e ultimo treno cancellati su Fossano e una coppia di treni nelle fasce pendolari soppressi su Torino; la Cuneo Ventimiglia, già pesantemente compromessa dalle scelte del passato, chiude il servizio verso Limone alle 15:25 da Fossano la domenica e alle 19:25 il sabato;  la Fossano-San Giuseppe perde una coppia di treni il sabato e 3 coppie la domenica.

Le segreteria della Filt Cgil di Cuneo chiede alla Regione di mantenere fede alle promesse fatte, ripristinando quindi le corse tagliate e di rivedere in modo radicale la politica e la programmazione del trasporto regionale. «Vogliamo solo ricordare che una buona programmazione deve avere lo scopo di portare più viaggiatori possibili ad usare il trasporto pubblico, i cittadini usano il trasporto pubblico nel momento in cui lo trovano comodo e rispondente alle loro necessità», conclude il sindacato.

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