Ultime notizie

Dall’Abet in arrivo 80mila banchi per le scuole italiane

La plancia è realizzata con il Lamishield, un laminato che riduce la carica batterica

Dall’Abet in arrivo 80mila banchi per le scuole italiane

IMPRESE Parleranno braidese 80mila banchi che – come disposto dal bando dell’ufficio del commissario Domenico Arcuri, su indicazione del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina – insieme a molti altri dovranno essere forniti alle scuole italiane di ogni ordine e grado, entro il mese di ottobre.

Spiega Stefano Gili, referente delle risorse umane dell’Abet laminati Spa, l’azienda che si è aggiudicata questo primo appalto: «Siamo davvero felici di aver aderito a questo bando e di aver già vinto una prima fornitura di 80mila banchi, attualmente in produzione. La nostra ditta, che realizza la plancia, secondo le indicazioni ministeriali, impiega per questo lavoro un laminato antibatterico, che ha già riscosso un grande successo, ma che in questo caso è particolarmente idoneo». Spiegano i tecnici della ditta: «Grazie alla tecnologia agli ioni d’argento totalmente incorporata nello strato decorativo, Lamishield riduce la carica batterica presente sulla propria superficie fino al 99,9 per cento. Unitamente all’impiego delle corrette pratiche igieniche e di pulizia, questo laminato è in grado di inibire la crescita di un ampio spettro di microbi».

Infatti la scelta del ministro, che ha molto insistito sulla necessità di dotarsi dei nuovi banchi singoli per facilitare il distanziamento fisico degli studenti, è proprio nell’ottica di ridurre il rischio di contagi. All’Abet, azienda storica nella produzione di laminati plastici, con sede in viale Industria, oggi sono impiegati 650 lavoratori. Aggiunge Stefano Gili: «L’azienda, che sta vivendo un momento di grande attività, oltre alla produzione delle plance per i banchi, ha anche assunto, la scorsa settimana, 9 dipendenti somministrati. Se dopo questa prima fornitura avremo la possibilità di effettuarne altre, per completare la grande richiesta del Ministero, allora possiamo pensare di stabilizzare anche questi nuovi dipendenti».

v.m.

Banner Gazzetta d'Alba