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Tragedia di Monforte: l’uomo alla guida del Suv rischia l’arresto per omicidio stradale

Cinque ciclisti investiti da un'auto a Monforte, nulla da fare per una di loro

MONFORTE L’auto è arrivata all’improvviso sulla piazza centrale di Monforte d’Alba e ha falciato un gruppo di pedoni. Una donna di 67 anni, torinese, è morta sul colpo, sbalzata sul ciottolato a diversi metri di distanza. Ferito il marito, ricoverato in ospedale insieme ad altre tre persone: una coppia di tedeschi, marito e moglie, e un belga. Il conducente dell’auto, un uomo di 42 anni, è stato sottoposto ad accertamenti dai carabinieri, che lo hanno salvato dal linciaggio di alcuni testimoni.

“E’ un disastro”, si limita a dire Livio Genesio, sindaco di Monforte d’Alba, paese nel cuore delle Langhe famoso per il vino barolo. Sono numerosi i turisti che arrivano da queste parti nella stagione della vendemmia, attratti da una offerta enogastronomica d’eccellenza e dal paesaggio collinare.

La gita si è trasformata però in tragedia per i cinque pedoni, falciati nella centrale piazza Umberto I, di fronte agli avventori dell’Enoteca Caffè Rocca all’ora dell’aperitivo. “Abbiamo urlato, ma non hanno fatto in tempo a scansarsi”, racconta un testimone, il viso pallido, negli occhi le immagini dei soccorritori che tentato il tutto per tutto per salvare la donna, gli elicotteri del 118 che si posano poco lontano per trasportare all’ospedale di Cuneo i due feriti più gravi.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei militari dell’Arma, intervenuti con i vigili del fuoco. Da una prima ricostruzione, sembra che l’auto, un Suv Mercedes di colore scuro, abbia sbandato più volte, danneggiando il dehors dell’enoteca e finendo la propria corsa contro un’auto in sosta dopo aver travolto al comitiva. Cinque persone accomunate dallo stesso desiderio di evasione, dopo i mesi di lockdown chiusi in casa, e dallo stesso destino, quello di trovarsi sulla traiettoria dell’auto impazzita. “Andava forte, è un pazzo”, dice un altro testimone. Poco prima di arrivare sulla piazza sembra che l’automobilista avesse rivolto un gestaccio dall’abitacolo della grossa auto a un gruppo di persone che lo aveva invitato a rallentare. Uscito illeso dall’incidente, protetto dagli airbag, l’uomo è stato sottoposto agli accertamenti del caso, per verificare se avesse bevuto o se avesse assunto droghe. Rischia l’arresto con l’accusa di omicidio stradale.

Ansa

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