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Aziende alimentari, sciopero dei settori che non hanno sottoscritto il nuovo contratto

Aziende alimentari, sciopero dei settori che non hanno sottoscritto il nuovo contratto
Immagine di repertorio

LAVORO Uno sciopero di 4 ore oggi, venerdì 9 ottobre, interessa le aziende alimentari dei settori le cui associazioni datoriali non hanno aderito al rinnovo del contratto collettivo nazionale, siglato il 31 luglio scorso tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Unionfood, Ancit (conservieri ittici), AssoBirra e Assica (carni e salumi).

«Nella nostra zona sono previsti picchetti e presidi davanti alla Biraghi di Cavallermaggioere e alla Nutkao di Canove», spiega Antonio Bastardi della segreteria Fai Cisl Cuneo.

Il punto di maggiore attrito riguarda gli aumenti salariali che secondo Federalimentare, federazione legata a Confindustria, sono eccessivi e non rispettano in pieno quanto previsto dal Patto della fabbrica. La posizione degli industriali non è però unica e anche aziende e gruppi non aderenti alle associazioni che hanno sottoscritto il contratto – tra cui Fontanafredda, Inalpi, Latteria alpine, Acqua sant’Anna e Fonti san Bernardo – hanno deciso di adottare il nuovo accordo.

Le segreterie nazionali dei sindacati fanno sapere che il blocco degli straordinari e delle flessibilità proseguirà fino al 9 novembre, giorno nel quale è previsto uno sciopero di 8 ore con mobilitazione dei lavoratori e manifestazioni in 20 piazze d’Italia. L’obiettivo, chiariscono i sindacati, è dare a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del settore un solo contratto.

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