Alberto Cirio nominato commissario per la ricostruzione dopo l’alluvione

Cirio, il Piemonte non è a rischio

ALLUVIONE Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio è stato nominato commissario per l’alluvione del 2 e 3 ottobre scorsi. Nell’ordinanza di nomina, il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha anche previsto la sospensione dei mutui e alcune misure economiche di aiuto ai soggetti colpiti dagli eventi calamitosi.

Il commissario potrà provvedere agli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dagli eventi oltre alla rimozione delle situazioni di pericolo, al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture. Tra i poteri del commissario c’è quello di derogare dagli strumenti urbanistici e da alcune norme vigenti in caso di interventi urgenti, indifferibili e di pubblica utilità

Nubifragio in valle Tanaro, a Limone in un giorno già oltre 400 millimetri di pioggia
esondazione del fiume Tanaro 24 novembre 2016 Garessio

«Il governo ha fatto sua una proposta che la Lega aveva avanzato per prima – commenta Alberto Preioni, presidente del gruppo del partito in Consiglio regionale – un passaggio necessario per rispondere alle migliaia di richieste di risarcimento danni avanzate dai nostri territori con tempi più rapidi e senza interminabili lungaggini burocratiche, seguendo quello che era stato il modello Genova dopo il crollo del ponte Morandi. Ora però il Governo deve trasferire le risorse necessarie per avviare la ricostruzione e dare ristoro ai privati che hanno perso aziende, investimenti, greggi e mezzi di trasporto. A fronte di una stima complessiva dei danni che ha raggiunto la cifra di un miliardo di euro, la speranza è che da Roma arrivino adeguati stanziamenti».

«Ritengo positiva la nomina di Cirio quale commissario per il post-alluvione dell’ottobre 2020 che ha duramente colpito molte aree montane del Piemonte. È una scelta che Uncem condivide e che avevamo approfondito dieci giorni fa con diversi parlamentari piemontesi, tra i quali Enrico Borghi, Chiara Gribaudo, Monica Ciaburro, Giorgio Bergesio, Flavio Gastaldi, e con gli assessori regionali Marco Protopapa e Marco Gabusi, oltre che con il vicepresidente Fabio Carosso», afferma Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte.

«Ora siamo pronti, come sistema di enti territoriali montani a lavorare con Cirio per accelerare investimenti, ricostruzione, interventi per la difesa di borghi e rete viaria, interventi in favore di privati ed Autonomie locali. Voglio ringraziare, insieme con il presidente nazionale Uncem Marco Bussone, il sottosegretario all’ambiente Roberto Morassut per aver condiviso con noi, il 20 ottobre, il percorso verso il decreto legge sul post-emergenze e contro il dissesto che deve essere varato in tempi rapidi, parallelamente alla legge di bilancio 2021, e verso la legge nazionale speciale presentata da Borghi e Gribaudo, appoggiata trasversalmente anche da pezzi di opposizione, vista la presa di posizione di Roberto Pella, vicepresidente nazionale Anci e Deputato di Forza Italia. Serve una positiva coesione istituzionale, trasversale ai partiti. Il fattore tempo è decisivo. Si deve fare in fretta. Cirio avrà la disponibilità di Uncem a ospitare tavoli istituzionali, aperti, intelligenti e veloci, per dare risposte ai Sindaci, alle comunità e alle sfide del cambiamento climatico», aggiunge Colombero.

 

Banner Gazzetta d'Alba