Barolo sarà la capitale italiana del vino 2021

Barolo sarà la capitale italiana del vino 2021

BAROLO Barolo è la Città italiana del vino 2021. Il riconoscimento è stato assegnato dall’associazione nazionale Città del vino, con il patrocinio del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. Il progetto di Barolo è stato presentato nel corso di una conferenza stampa in streaming, alla quale hanno preso parte il presidente delle Città del vino Floriano Zambon, il direttore dell’associazione Paolo Corbini, il sindaco di Barolo Renata Bianco, i coordinatori dell’associazione di Piemonte e Friuli Stefano Vercelloni e Tiziano Venturini, il membro della giuria tecnica Giuseppe Festa e Tiziano Gaia della Barolo & castles foundation. «Insignire Barolo del titolo di Città italiana del vino 2021 è il riconoscimento del lavoro e dell’impegno di un Comune che ha saputo valorizzare il legame del territorio con il vino e l’enoturismo, al centro di un’area che è anche patrimonio Unesco» ha dichiarato il presidente delle Città del vino Zambon.

Orgogliosa del risultato il sindaco di Barolo Renata Bianco: «A noi non piace vincere facile. Siamo in un anno particolare, ma le buone pratiche pagano: le attività intraprese dopo il lockdown hanno dimostrato, con il ritorno del turismo che il territorio funziona, come testimonia anche questo riconoscimento». I criteri di valutazione sono stati sia di natura qualitativa che quantitativa, come ha spiegato Giuseppe Festa, della giuria tecnica. «Ci si è basati sul concetto di sostenibilità, tutela del paesaggio e integrazione col territorio, ma si è fatto riferimento anche alla qualità dei progetti e alla capacità di fare rete sul territorio».

Barolo ha coinvolto soggetti istituzionali, associazioni, fondazioni culturali e movimenti locali, mentre la Barolo & castles foundation, con il Museo del vino, supervisionerà la realizzazione di un ricco programma di iniziative.  Ne ha parlato Tiziano Gaia, direttore del comitato scientifico della Barolo & castles foundation e referente per la candidatura: «Barolo, con il suo Museo del vino, è il capofila, ma le iniziative riguarderanno tutte le Langhe e altri territori regionali. Il vino sarà declinato in arte, cultura, racconto, ambiente, turismo, grazie al coinvolgimento di enti e fondazioni che hanno supportato fin dal primo istante la nostra candidatura. Sarà un lungo viaggio in equilibrio tra la tradizione e la modernità».
Saranno organizzate esposizioni, una Hall of fame dei grandi nomi del vino italiano, collaborazioni con eventi internazionali, mostre d’arte, gemellaggi e degustazioni. Il progetto più ambizioso riguarda la realizzazione di un hub logistico per ottimizzare i flussi dei trasporti di vino. Si tratterà di offrire alle cantine un servizio per la movimentazione e la gestione delle merci, fondato sulla sostenibilità, favorendo il decongestionamento del traffico nei territori Unesco a beneficio di cittadini e turisti.

Elisa Pira

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