Consulta Ue, le attività proseguono online – I programmi non si fermano per il Covid: focus su formazione, imprese, enti locali

Il Parlamento europeo
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CONSULTA UE La Consulta regionale europea si è riunita in videoconferenza per la definizione del programma delle attività per il 2021 e un bilancio dell’anno che sta volgendo al termine. L’intento dell’organismo consultivo del Consiglio regionale del Piemonte (operativo dal lontano 1976) in questo periodo di criticità sanitaria ed economica è fare rete per gli studenti, le imprese e gli enti locali.

«Non può mancare in questa difficile fase di emergenza Covid – ha osservato il vicepresidente dell’Assemblea regionale Franco Graglia, delegato alla Consulta – un particolare impegno per la formazione europea dei giovani. Lo metteremo in pratica attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno nel corso del prossimo anno nelle modalità che ci saranno consentite, in continuità con quelle già avviate, che hanno dato riscontri davvero molto positivi».

«Nonostante le difficoltà legate alla pandemia la Consulta non ha interrotto la propria attività. È necessario, in questo periodo complesso potenziare la formazione – ha sottolineato il consigliere segretario Michele Mosca, delegato alla Consulta – e i corsi rivolti agli enti locali, finalizzati a progetti che possano essere inseriti nel Recovery Fund».

Tra i partecipanti, ha preso la parola l’ europarlamentare Brando Benifei che ha evidenziato la necessità di«intensificare i collegamenti tra gli studenti e gli eurodeputati del Piemonte».

Per il deputato europeo Pietro Fiocchi sono importanti «la formazione e la ricerca  per avvicinare i giovani ai temi dello sviluppo e dell’ambiente».

L’eurodeputato Alessandro Panza ha invece proposto di «incentivare la partnership con le scuole” e di “dare spazio ai temi dei territori di montagna».

Sono inoltre intervenuti:

Roberto Palea, Centro studi sul Federalismo: «l’obiettivo prioritario è formare i giovani sulle novità e prospettive dell’Europa».

Alberto Oddenino, Sioi:«è necessaria la sinergia di tutti sulla formazione».

Lorenzo Puliè Repetto, Anci, ha proposto alla Consulta «la realizzazione di una pubblicazione che illustri il funzionamento delle istituzioni europee, sul tema dei fondi e non solo».

Per Davide Rigallo, Aiccre, «tra le tematiche da prendere in esame nelle prossime attività sono quanto mai attuali quelle della salute e della sanità«.

Umberto Morelli, Università di Torino, ha sottolineato che «il fiore all’occhiello della Consulta  è il concorso Diventiamo Cittadini Europei, iniziativa da valorizzare».

In considerazione della situazione sanitaria, anche per il 2021 non sono previsti i viaggi studio ma, in alternativa, fondi alle scuole per l’acquisto di strumentazione didattica e premi individuali per gli studenti, al fine di valorizzarne e gratificarne l’impegno.

Si attenderà l’inizio del nuovo anno per verificare le modalità della nuova edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei”, un appuntamento ormai consolidato, che ha permesso, dalla prima edizione del 1983, a migliaia di studenti un approccio concreto ai temi dell’Europa, attraverso la visita alle Istituzioni Europee e la partecipazione al programma Euroscola, promosso dal Parlamento Europeo.

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