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Grimaldi (Luv): “Utilizziamo il lockdown per riprendere il controllo della sanità piemontese e non andare a sbattere ai 150 all’ora contro un muro”.

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PIEMONTE “Il Piemonte è proiettato verso lo scenario 4. Il peggiore. Non riusciamo più a fermare la curva dei contagi, il contact tracing è saltato, a breve gli ospedali saranno saturi. Cirio ha perso completamente la guida della sanità piemontese” è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“Se il Piemonte ha un tasso di ricoveri più alto rispetto alle altre regioni non è colpa dei piemontesi ma del fatto che ormai da quasi un mese, per bocca proprio di Icardi, è saltato completamente il tracciamento” – attacca Grimaldi. “I focolai attivi in regione in una settimana sono aumentati da 961 a 2150 mentre i nuovi focolai oggi sono 1457 (erano 693); ma i dati più preoccupanti sono i nuovi casi che non sono associati a nessuna catena di trasmissione: sono passati in una settimana da essere 1143 a 2012. Di fatto – prosegue Grimaldi – in Piemonte non sappiamo chi siano i moltissimi malati di Covid, e lo scopriamo solo quando si presentano in ospedale, magari in gravi condizioni e necessitano di ricovero”.

“I tamponi nella nostra Regione sono stati un fallimento – prosegue Grimaldi – da mesi testiamo molto meno rispetto alle altre regioni e, contrariamente a quanto garantito da Icardi, testiamo alla cieca: la percentuale di positivi sui test è del 17.2% solo 11554 su 67013 tamponi effettuati, che significa 9500 nuovi tamponi al giorno, (due settimane fa era il 9,6%, ancora meno). Non parliamo dei test rapidi in farmacia, annunciati e introvabili, e delle code di ore davanti agli hot-spot. Tutte queste problematiche le denunciamo da settimane – ricorda Grimaldi – nonostante la Giunta regionale continui a negare ogni responsabilità, vantandosi addirittura che fino a settembre andava tutto bene. Purtroppo poi è arrivato ottobre – conclude Grimaldi – e, nonostante le televendite di Cirio e l’ottimismo del suo Assessore, in Piemonte non va tutto bene. Le terapie intensive fra due settimane saranno piene e la nostra Regione piomberà forse già stasera in nuovo lockdown: mi auguro almeno che Cirio e la sua Giunta utilizzino questo tempo per riprendere a governare la sanità regionale e non andare a sbattere contro il muro ai 150 all’ora”.

Comunicato Stampa Marco Grimaldi

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