Il progetto culturale della famiglia Ceretto prosegue sul web, domani sarà on-line l’incontro con l’allenatore Mauro Berruto

ALBA Mauro Berruto, torinese, classe 1969, allenatore di pallavolo che ha vinto con gli azzurri la medaglia di bronzo ai giochi olimpici di Londra 2012, è il protagonista del terzo dialogo de La via selvatica; il video sarà disponibile dal 12 novembre sul sito www.ceretto.com.

Il progetto, curato da Matteo Caccia e proposto dalla famiglia Ceretto, si compone di 12 dialoghi che fanno emergere le esperienze profonde dei protagonisti. É un percorso lungo un anno che indaga la natura selvatica e autentica, le sue regole immutabili, la sua ostinata capacità di ripetersi, la sua ricerca di un’armonia smarrita, di un equilibrio virtuoso in cui l’uomo sia capace di interagire con rispetto nella consapevolezza che la vera protagonista è la natura. Luogo d’elezione di questa conversazione la cantina Bricco Rocche, sede produttiva dei 5 cru di Barolo vinificati dalla famiglia Ceretto, con una posizione privilegiata sulle vigne di Castiglione Falletto, luogo di conforto nel periodo della pandemia.

«Da bambini siamo cresciuti qui, nelle vigne, ci trovavamo durante la vendemmia, per noi un gioco meraviglioso. Nei mesi del lockdown ho sentito forte il richiamo del lavoro in vigna, che mi ha riportato a una dimensione essenziale ma allo stesso tempo meditativa, perché svuoti la mente e ti concentri solo sul fare bene il tuo lavoro manuale, ed è lì in quel gesto che ritrovi il senso e la forza della natura che a suo modo ti educa a indirizzare al meglio le tue energie», racconta Lisa Ceretto, figlia di Marcello, terza generazione alla guida del gruppo insieme al fratello Alessandro e ai cugini Roberta e Federico.

«Educare la nostra mente ai gesti più istintivi e selvaggi, allenare il proprio corpo a muoversi con disciplina ma senza perdere lo slancio vitale, Mauro Berruto uomo di filosofia e di sport, ci racconta che cosa significa essere un coach non solo nello sport». Introduce così Matteo Caccia il protagonista della conversazione che si intitola Allenare la mente.

«I grandi allenatori sono quelli che riescono a creare le condizioni intorno a una scintilla e permettere a quella scintilla di divampare. Questo è il lavoro dell’educare, non nel senso retorico del termine, ma di colui che riesce a identificare una potenzialità e a farla esplodere e quello è il gesto dell’allenare; poi può succedere in una palestra sportiva, in un’impresa, nella scuola, in un’organizzazione, in un ospedale, il gesto è lo stesso e credo sia una bella necessità anche in questo momento per il nostro paese», commenta Mauro Berruto.

Il progetto culturale della famiglia Ceretto prosegue sul web, domani sarà on-line l’incontro con l’allenatore Mauro Berruto
Mauro Berruto intervistato da Matteo Caccia

L’appuntamento successivo, in attesa di poter riproporre incontri con il pubblico, è in calendario per il  12 dicembre: Ana Roš, chef, parlerà di Prime materie prime, la coltivazione, la raccolta, l’allevamento e la trasformazione. Come la maestria di una grande chef addomestica le materie prime sulla tavola.

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