SOMMARIVA PERNO «Nonostante gli imprevisti e le lungaggini che hanno protratto i lavori da luglio a novembre, l’attesa è stata ripagata», ha dichiarato Walter Cornero, sindaco di Sommariva Perno, comunicando il termine dei lavori di ripristino e abbellimento del ponte in via Alba. Il progetto di mitigazione del muraglione in ingresso al paese e del ponte soprastante era stato ammesso tra gli interventi finanziati dal bando Distruzione 2019 della fondazione Crc: il muro in cemento armato è stato rivestito in mattoni vecchi disposti secondo la scansione ad archi del terrapieno del castello, così come la soletta del ponte. Il parapetto di quest’ultimo e di piazza IV novembre, invece, sono stati completati con una ringhiera in ferro corten che riprende lo stile della balaustra del giardino del castello e riporta lo stemma del Comune.
Sin dai mesi precedenti alla partenza dei lavori non sono mancati gli imprevisti: in primavera il ponte era stato danneggiato dal passaggio di un mezzo pesante. Oltre alle verifiche della resistenza statica e ai lavori aggiuntivi che l’incidente ha richiesto, è stato necessario rinforzare la soletta con pannelli in carbonio. Come se non bastasse, i lavori sono stati ulteriormente rallentati dal ritrovamento di cavi dell’alta tensione dentro la struttura della soletta. «È stato un lavoro lungo e complesso e ciò ha provocato disguidi al traffico locale, ma la popolazione sembra aver perdonato questi contrattempi dimostrando il proprio apprezzamento per il risultato dei lavori», ha aggiunto Cornero.
Il costo dell’intervento è di 85mila euro, in parte coperti dal risarcimento assicurativo e in parte da fondazione Crc e Comune. «Per completare l’abbellimento del tratto di strada in ingresso al paese manca solo il rifacimento di una porzione di muraglione lungo la provinciale, tra piazzetta Mirafiori e il ponte. Se la fondazione Crc ce ne desse la possibilità, potremmo rendere esteticamente coerente tutto il tratto di strada che conduce al centro storico, arricchendo significativamente il paese».
Federico Tubiello
