Ultime notizie

A Torino si vendono bottiglie da 100mila euro

ASTA Tra i beni rifugio prediletti dai risparmiatori e investitori di tutto il mondo, i vini pregiati e i distillati sono in continua crescita da almeno dieci anni. Lo conferma la recente asta Bolaffi tenutasi a Torino il 26 novembre. All’incanto 876 lotti provenienti da selezionate cantine private.

La vendita è finita, dopo oltre undici ore consecutive e con un incasso totale di 835mila euro. È stato battuto il 99 per cento dei lotti in catalogo. Erano presenti 480 partecipanti provenienti da tutto il mondo, un record.

Molte le offerte per ogni singolo lotto, con forti incrementi sui valori di base d’asta: in molti casi c’è stato il raddoppio del valore iniziale. Incredibile successo in particolare per i vini italiani, le cui quotazioni hanno ormai raggiunto quelle dei francesi. In evidenza il Piemonte, con rare bottiglie di Bruno Giacosa, sia etichetta bianca, sia etichetta rossa riserva. In varie annate e formati, tra cui un lotto composto da sei bottiglie di Barolo Falletto di Serralunga riserva etichetta rossa 1990. Ma l’interesse degli appassionati era anche rivolto a un rarissimo quarto di brenta di Barolo Monfortino 1955. All’incanto a diecimila euro, è stato battuto a ventimila raddoppiando di fatto il proprio valore.

A Torino si vendono bottiglie da 100mila euro

Non mancava la Toscana con il mitico Sassicaia, anche della prima annata in commercio 1968, in compagnia di Solaia, Ornellaia e Masseto con il Massetino nella prima annata 2017.
Era anche presente un’importante collezione di Le Pergole Torte Montevertine nelle migliori annate e in grandi formati – anche da tre, sei e 12 litri in cassa originale.

Quasi tutte le regioni italiane erano rappresentate: dal Trentino con Riserva del fondatore fratelli Lunelli e San Leonardo e il Veneto con l’Amarone Quintarelli e Dal Forno, fino all’Abruzzo con il Montepulciano e il Trebbiano Masciarelli e Valentini.

Tra i francesi si trovava il lotto top dell’intero catalogo: una rarissima doppia magnum 1990 di Romanée Conti Grand Cru 1990 del Domaine de la Romanée-Conti. Prodotta in pochissimi esemplari con base asta a ventimila euro. È stata battuta a centomila euro, diventando così la bottiglia singola più cara mai venduta in Italia.

La Francia, comunque, domina sempre le aste dei vini di antiquariato di tutto il mondo. Erano presenti altre rare etichette della Borgogna, come una bottiglia di Echezeaux 1994 di Henri Jayer.
Immancabili poi gli Châteaux di Bordeaux più importanti e gli Champagne più blasonati: da Cristal a Salon e Krug Clos du Mesnil, fino a Dom Pérignon.

Banner Gazzetta d'Alba