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Falsi fidanzati e fatture inesistenti: 19 arresti fra truffatori nigeriani

Cosa significa scegliere di affidare i propri soldi a una banca etica?

TORINO Pagamenti da mezza Europa, diciannove arresti fra individui di origine nigeriana e sequestri per oltre un milione di euro: sono i numeri dell’operazione Casanova della Guardia di finanza del capoluogo piemontese. Tre anni di indagini che hanno permesso di acclarare il coinvolgimento dei deferiti in un giro di truffe online condotte con due modalità ormai note agli inquirenti: i raggiri sentimentali e la distorsione su conti privati di pagamenti fra aziende.

Nel primo caso i malviventi facevano leva su relazioni a distanza instaurate con donne ignare, attraverso corrispondenza telematica: piloti di aerei, comandanti di navi inesistenti e funzionari di importanti aziende, i profili falsi utilizzati per chiedere trasferimenti di denaro da utilizzare per fare fronte a improvvise necessità. Un meccanismo che ha condotto le vittime ad atti come la vendita di alcune proprietà di famiglia: in un caso una delle donne era arrivata a versare mezzo milione di euro al “compagno”.

I soldi venivano poi prelevati dai conti correnti e destinati ad altri depositi per sottrarli alle attenzioni. Le truffe alle aziende venivano condotte hackerando i sistemi di posta elettronica per inviare e-mail di pagamento, inserite nella corrispondenza ordinaria fra due soggetti: i criminali sono stati bloccati dalle Fiamme gialle mentre stavano per far sparire 50mila euro appena ottenuti.

Davide Gallesio

 

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