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Il bambino, la volpe e il buio: un racconto fantastico

Il bambino, la volpe e il buio: un racconto fantastico

LIBRO Guido Quarzo è tra gli autori per ragazzi più noti in Italia, ha scritto romanzi, testi di poesia e teatrali, vincitore del premio Andersen e del premio Cento, ci offre un bel romanzo dedicato ai ragazzi dagli 8 anni in su, dove volpi, bambini fantasiosi e buio si intrecciano per lasciare i giovani lettori col fiato sospeso, affascinati anche dalle belle illustrazioni di Letizia Iannaccone.

Guido Quarzo
Il bambino, la volpe e il buio
Edizioni San Paolo
pp. 80
euro 10,00

L’idea di questo romanzo parte da una lettura di uno scrittore inglese che Quarzo fa anni addietro, ispirandolo alla sua infanzia vera e ai fantasmi che la popolavano, dimostrando come «tutte le storie sono in qualche modo legate fra di loro da un filo sottile che attraversa lo spazio e il tempo».Il bambino, la volpe e il buio: un racconto fantastico 1

Il protagonista della storia è Giovanni, chiamato Nino, che un’estate di molti anni fa si trasformò in volpe. «Nino aveva nove anni e non aveva mai visto una volpe viva. C’era una volpe su una mensola, nella bottega del macellaio, ma era impagliata». Era l’ultima settimana di agosto e Nino stava a casa dei nonni: ci era arrivato la domenica mattina, con i suoi genitori. Aveva ancora qualche compito delle vacanze da fare e un po’ di malinconia, soprattutto perché sapeva che lì non ci sarebbero stati altri bambini con i quali giocare. Per i compiti c’era ancora tempo tutto il mese di settembre, allora la scuola iniziava il primo ottobre. Per quanto riguarda gli amici, li avrebbe ritrovati tutti alla fine della settimana, quando i suoi genitori sarebbero venuti a prenderlo per riportarlo in città. Si trattava di pazientare, anche se a Nino sembrava che le ore di quella domenica non passassero mai. Poi venne la volpe e cambiò tutto. «Il nonno scoprì che una volpe, durante la notte, aveva scavato sotto la rete del pollaio un piccolo passaggio» e mangiò tutte le galline.

Inizia così la caccia alla volpe, gli espedienti per poterla stanare, la creatività di Nino grazie alla quale inizia un viaggio fantasioso forse per fuggire anche la paura dei luoghi bui. Scopre molti aspetti degli adulti, come il fatto che a volte anche i grandi possono essere come bambini: «Nessun adulto, pensava, avrebbe mai potuto avere la sua stessa paura del pianerottolo buio, né avrebbe saputo giocare con i soldatini come lui o si sarebbe divertito a girare senza meta con la bicicletta per i sentieri fra i campi». Ma veramente si tratta di una volpe? O quello che si crede essere la realtà a volte può riservare delle sorprese? Per scoprirlo non ci resta che avventurarci con Nino tra le pagine di questo racconto.

Walter Colombo

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