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Nell’astigiano meno furti ma crescono truffe e violenze domestiche

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ASTI Numeri in calo per alcune tipologie di reati commessi nella circoscrizione: ad affermarlo è il comando provinciale dell’Arma nel rapporto di fine anno. Sulle statistiche dei dodici mesi trascorsi pesano i periodi di lockdown che hanno prodotto una contrazione fisiologica di alcune imputazioni e un’esplosione di altri comportamenti criminali: per questo, chiariscono i vertici dei Carabinieri, una comparazione complessiva dei dati con quelli dell’anno precedente potrebbe essere fuorviante. Infatti se da un lato i furti in abitazione si sono quasi dimezzati (437 le denunce contro le 834 del 2019), si fa preoccupante l’andamento in ascesa di truffe e violenze domestiche.

Dall’inizio dell’anno sono stati 61 i raggiri ai danni degli anziani, in termini generali l’incremento degli episodi supera il 10 per cento: fra i profili più utilizzati, per carpire la fiducia di persone fragili, la figura del dipendente dell’azienda sanitaria impegnato in controlli. Quasi raddoppiati, complice anche la convivenza forzata indotta dal fermo generale per il Covid-19, i casi di attivazione della procedura di Codice rosso, una forma di tutela per le donne vittime di maltrattamenti. In media gli episodi di violenza domestica sono stati 6 al mese, in tutto 63 contro le 35 segnalazioni del 2019. Un quadro d’insieme che ha determinato un aumento delle denunce all’autorità giudiziaria di oltre il 20 per cento rispetto all’anno scorso.

Sul fronte dell’attività di presidio per le limitazioni alla circolazione, conseguenza della pandemia, sono quasi 9mila i servizi di pattuglia eseguiti, 60 le aziende controllate e 11 le infrazioni contestate con ammende per 64mila euro; valori che si sommano al mezzo milione di euro confiscato in beni e valuta a famiglie di origine sinti dagli uomini del nucleo investigativo. Rilevante anche il contributo del nucleo forestale con 139 denunce e sanzioni per 270mila euro.

Davide Gallesio

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