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Sicurezza: approvate le regole per il controllo di vicinato e per dotare i vigili di videocamere personali

TORINO Bodycam, cioè telecamere da indossare, in dotazione alla Polizia locale dei capoluoghi di provincia, aumento delle telecamere sul territorio, istituzione del controllo di vicinato con gruppi coordinati auspicabilmente da componenti delle forze dell’ordine e azioni di inclusione sociale, per una spesa totale di 1 milione e 800 mila euro. Questi i pilastri del piano della sicurezza integrata proposto dall’assessore Fabrizio Ricca con una delibera di Giunta e approvato a maggioranza dall’aula di palazzo Lascaris.

«Abbiamo pensato a un piano serrato che traduca il concetto di sicurezza in qualcosa di concreto e vivo», ha detto l’assessore Ricca. «Attraverso la formazione del personale, dandogli in dotazione strumenti tecnologici all’avanguardia ma anche ricorrendo, per la prima volta, a un piano di studio del fenomeno criminale, dei dati che lo caratterizzano e lo anticipano e delle ricerche che propongono strade all’avanguardia per combatterlo, siamo intenzionati a dare una svolta radicale all’approccio sul tema. Il desiderio di sicurezza dei cittadini, la loro richiesta di non aver paura di uscire di casa la sera, di fare una passeggiata al parco è sempre più presente ed è un nostro dovere dare risposte che siano all’altezza delle richieste».

Sicurezza: approvate le regole per il controllo di vicinato e per dotare i vigili di videocamere personali

Le opposizioni sono intervenute in particolare criticando la scarsità di risorse per la formazione professionale degli agenti (sono previsti 100mila euro) e la mancanza di concrete misure che si riferiscano all’inclusione sociale, enunciata nel provvedimento di Giunta ma non specificata nelle sue azioni puntuali.

Per quanto riguarda il delicato argomento del controllo di vicinato previsto nel piano, diversi esponenti dell’opposizione e anche parte della maggioranza hanno espresso perplessità sulla figura del coordinatore che dovrebbe essere un esponente delle forze dell’ordine o comunque rapportarsi con loro nello svolgimento del suo compito. L’assessore ha assicurato che i coordinatori lavoreranno in stretto collegamento con la Prefettura.

Con un emendamento di Paolo Bongiovanni (Fratelli d’Italia) è stato appunto inserito che “auspicabilmente” i coordinatori dovranno essere individuati tra i componenti delle forze dell’ordine, ma l’opposizione ha obiettato che tale formula non è vincolante. L’assessore Ricca ha ricordato che il controllo di vicinato è disciplinato da norme nazionali e svolto comunque in stretta relazione con le autorità competenti e appunto la Prefettura e che la delibera piemontese richiama in toto tali norme statali.

Ha votato a favore la maggioranza di centrodestra, astenuto il Pd, contrari M5s e Luv. Tutti respinti gli emendamenti delle opposizioni, una quindicina, presentati soprattutto dal capogruppo Luv Marco Grimaldi e da quello del Pd Raffaele Gallo.

L’assemblea ha anche approvato un ordine del giorno presentato da Bongiovanni che impegna il presidente e la Giunta regionale a estendere a tutti i Comuni piemontesi nel 2021 e 2022 il programma sperimentale della fornitura dei dispositivi di protezione individuale agli agenti di polizia locale denominati bodycam e il progetto sperimentale finalizzato a elevare i livelli di sicurezza dei taxi tramite videocamere.

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